Giornata importante, quella di sabato prossimo 28 gennaio, quando – a partire dalle ore 12.00 il sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini incontrerà nella sala consiliare del palazzo comunale i rappresentanti della stampa per presentare alla città e al territorio i componenti del gruppo industriale che nei prossimi anni gestiranno Acqua&Terme Fiuggi S.p.A..
IL PRIMO CITTADINO ALIOSKA BACCARINI: “GIORNATA STORICA PER FIUGGI”
“E’ un momento storico di grande importanza per Fiuggi e l’intera terra di Ciociaria, per le inevitabili e positive ricadute economiche anche attraverso nuovi modelli di sviluppo turistico che ne deriveranno”, ha spiegato il primo cittadino in una nota.
Il gruppo industriale – lo ricordiamo – è composto da Maurizio Stirpe, vicepresidente nazionale di Confindustria, fondatore del gruppo Prima e presidente del Frosinone Calcio; Francesco Borgomeo, presidente di Unindustria Cassino e fondatore del gruppo Saxa; Gianfranco Battisti, manager aziendale e già presidente di Ferrovie dello Stato; Nicola Benedetto, imprenditore nel ramo alberghiero e nell’editoria.
LA NOTA POLEMICA DEI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE
A rovinare la festa al sindaco, però, c’è l’opposizione con i consiglieri comunali Fabrizio Martini, Simona D’Adamio, Simona Girolami, Martina Innocenzi, Alessandra Pirazzi e Angelo Terrinoni che in una nota piccata inviata a questa redazione spiegano quanto segue:
“La tanto acclamata trasparenza amministrativa, che continua ad essere annunciata in ogni occasione utile, purtroppo rimane confinata nelle stanze dei bottoni. Ne consegue che allo stato, e al di fuori del sindaco e forse di pochissimi “eletti”, a nessuno altro è dato sapere quali saranno le condizioni di cessione del pacchetto azionario di Acqua e Terme Fiuggi spa.
Inutile per un allora assessore inviare al sindaco richieste di informazioni e produzione documentale per ottenere notizie. Inutili gli articoli pubblicati sulla stampa e altrettanto inutile una richiesta di convocazione di un consiglio comunale urgente al quale è stata allegata una mozione sottoscritta da ben sei consiglieri comunali e protocollata da oltre una settimana“.
Queste le parole dei consiglieri D’Adamio, Girolami, Innocenzi, Martini, Pirazzi e Terrinoni che aggiungono: “il percorso di privatizzazione era stato annunciato come un passo che l’amministrazione comunale avrebbe voluto condividere non soltanto in seno al consiglio comunale, massima assise di rappresentanza della città, ma anche insieme alla cittadinanza tutta.
Peccato che di condiviso c’è solo il relativo proclama. Il sindaco, senza nemmeno invitare i membri del Consiglio comunale, ha convocato una conferenza stampa sabato 28 per annunciare la definizione del procedimento di privatizzazione. Il tutto lasciando un’intera città all’oscuro rispetto alle proprie responsabilità legate all’eventualità che occorra risanare nuove perdite di Atf ed al giudizio ancora in corso con la Sangemini, per il quale con tutta probabilità rimarrà in capo alla cittadinanza il rischio di far fronte ad una eventuale soccombenza sino a 20 milioni di euro.
Con questo non intendiamo ostacolare il processo di privatizzazione che abbiamo tutti auspicato, seppur con implicazioni parzialmente diverse, ma certamente rendere note e trasparenti le scelte operate, soprattutto quelle che potrebbero esporre la città a esborsi economici e rischi che non può sostenere“.