Alla vigilia delle prossime comunali di Ferentino, c’è una novità politica di cui non si può non tenere conto, ovvero, l’affermazione della nuova segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che porta non solo all’interno del partito stesso ma in tutta l’area di centrosinistra una voglia di cambiamento basata sulla conversione ecologica e sociale dell’economia e della società. La partecipazione dei cittadini alle primarie ha ribaltato anche la proposta programmatica vincente fino al congresso interno del PD ed è la prima volta che accade.
Un nuovo assetto del Partito Democratico più orientato verso i temi sociali e sulle questioni ambientali deve far riflettere e non poco tutte le forze politiche e i soggetti civici che si riconoscono nell’area del centrosinistra, partendo proprio dalle prossime elezioni comunali.
In un momento nel quale nel Comune di Ferentino spuntano candidature a sindaco come “funghi” principalmente legate a dei nomi piuttosto che alla definizione di un campo o di un programma comune, è necessario, invece, riportare al centro della discussione la costruzione di un’alleanza progressista ed ecologista che ricomponga un quadro troppo frammentato, coinvolgendo il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico, le forze politiche della sinistra rosso/verde e i movimenti civici che si riconoscono nello schieramento progressista.
Rischiare di avere diverse coalizioni senza identità e a geometrie variabili rischia di essere un disastro annunciato, come già successo nelle elezioni regionali. Ricostruire, invece, un’identità locale capace di affrontare le sfide della transizione ecologica, dell’inclusione sociale è il lavoro che si deve fare in questi giorni e per farlo abbiamo bisogno di una coalizione unitaria e ben definita con in coinvolgimento della cittadinanza. In tal quadro le stesse primarie hanno un valore, altrimenti, non sarà un arricchimento ma sarà semplicemente una conta.
articolo a cura di Marco Maddalena, consigliere comunale a Ferentino dal 2013 al 2018