Un confronto appassionato ma composto, al quale hanno assistito – di presenza – almeno 200 persone e, in streaming, almeno altre mille: è quello che è stato organizzato lo scorso sabato 6 maggio da anagnia.com al quale hanno preso parte i candidati a sindaco di Anagni Alessandro Cardinali, Daniele Natalia e Luca Santovincenzo; assente il candidato Danilo Tuffi, lui cui motivazioni addotte a supporto della sua mancata partecipazione sono state espresse nella lettera pubblicata qui dal nostro giornale.
Quattro le domande rivolte ad ognuno dei candidati, per ognuna delle quali si avevano a disposizione due minuti per rispondere; al termine del confronto Alessandro Cardinali, Daniele Natalia e Luca Santovincenzo hanno avuto un ulteriore minuto a testa per esprimere il proprio appello al voto.
Alla prima domanda “trascorsi cinque anni dalla scorsa tornata elettorale, che lustro è stato, questo – secondo Lei – per la città, dal punto di vista politico e amministrativo, dal punto di vista dello sviluppo e da quello sociale?”, Luca Santovincenzo ha rimarcato come, per quanto riguarda la Sanità, poco o nulla è stato fatto; “quanto ad oggi – ha detto Luca – c’è la notizia che il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca con una lettera, e non con una delibera o con un atto amministrativo, dell’apertura di un Punto di Primo Intervento, visto anche che a novembre 2021 il sindaco aveva annunciato la riapertura dell’ospedale e la vittoria di una battaglia durata molti anni, per quanto mi riguarda non era credibile allora e non è credibile nemmeno adesso”. Poi Luca ha fatto riferimento alla “politica di annunci” posta in essere in questi anni dal sindaco di Anagni Daniele Natalia: “pensiamo alla Calzatora, alla rotatoria all’ex Winchester, il biodigestore; nell’ambiente si parlava del parco fluviale del fiume Sacco, oggi invece ci ritroviamo con il biodigestore. E poi: alberi tagliati; smog nel centro storico; una ZTL abolita come da programma poi ripristinata per le battaglie del Quartiere Cerere e oggi inserita nel programma elettorale del 2023, per cui – per me – è un fallimento. Urbanistica: leggo nel programma del 2018 che si sarebbe fatto il nuovo piano regolatore, ora lo ritrovo di nuovo in quello del 2023. E il danno arrecato dalla rigenerazione urbana: cinque delibere di consiglio comunale bocciate. Opere pubbliche: ho letto nel programma del 2018 di un centro anziani nell’ex scuola “G. Vinciguerra” che non abbiamo visto; l’auditorium “Sant’Antonio Abate” è stato abbandonato; nuovi loculi cimiteriali non ci sono, e ci sono tanti disagi; le rotatorie; la strada della Calzatora.
Alla domanda “in caso di ballottaggio, se e quanto saranno determinanti – secondo Lei – eventuali accordi con le altre forze politiche? In tal caso, la Sua coalizione sarebbe disponibile a ricorrere a una corrispondenza con una delle altre?”, il candidato a sindaco Alessandro Cardinali ha così risposto: “Domanda superflua: perché noi le elezioni le vinciamo al primo turno il 14 e il 15 di maggio; in secondo luogo, lo abbiamo già detto in campagna elettora: noi siamo una coalizione inclusiva, purché – ovviamente – si condividano i nostri progetti e i nostri programmi che sono ben chiari a tutti. Ma i nostri interlocutori principali sono i cittadini di Anagni, per convincerli della bontà del nostro progetto, nell’eventualità che non vincessimo al primo turno”.
Per quanto riguarda Daniele Natalia, alla domanda “in caso di una Sua elezione a primo cittadino di questa città, quali sono le priorità che Lei intende affrontare primariamente e in modo netto?”, ha così risposto: “innanzitutto l’ultimazione delle numerose opere pubbliche che sono in corso e che sono appaltate; ieri (venerdì 5 maggio, per chi legge – n.d.r.) abbiamo inaugurato l’aggiudicazione dell’asilo nido per due milioni e 300mila euro, un asilo nido di 61 posti; abbiamo 5 milioni e mezzo del PNRR, poi sicuramente la tutela ambientale, con l’interlocuzione del Ministero dell’Ambiente e della Regione Lazio con i quali oggi c’è un dialogo aperto. E poi – ancora – cercare di andare a rivedere la pianta organica dell’ente comunale perché in questi cinque anni mi sono reso conto che sotto alcuni punti di vista è deficitaria. Una cosa che cambio proprio radicalmente – e mi scuso ogni volta con i cittadini – il servizio di raccolta rifiuti perché è uno schifo. Contesto la ditta a cui ho fatto 160 PEC di diffida, e per quanto riguarda l’isola ecologica, che doveva essere fatta dalla ditta – ma che non è stata fatta – c’è l’addebito per ciò che non ha realizzato. Anagni dal punto di vista strutturale un miglioramento evidente. Infine, un altro obiettivo sarà quello di continuare verso quel percorso virtuoso di attrattività culturale e turistica che ha permesso di definire Anagni il km più bello d’Italia e con l’apertura del museo sarà usufruibile dal punto di vista culturale e turistico da Santa Maria fino ad arrivare al Museo Ernico Archeologico”.
Alla perfetta riuscita dell’incontro hanno contribuito l’ing. Massimo Iachetta che ha curato la diretta streaming sul canale Youtube del Comune di Anagni; Diletta Turrini e Gabriele Costa, che hanno scandito il tempo di risposta dei candidati; Alvaro Venditti, che si è occupato dell’allestimento della sala della Ragione; i Carabinieri della Stazione di Anagni agli ordini del mar. Massimo Crescenzi e la Polizia Locale coordinata dal dott. Fabrizio Mancini, che hanno curato il servizio d’ordine.
A questo link, il confronto integrale.