Il tempo stringe; e a quasi una settimana dal voto che ha regalato un buon margine di vantaggio al candidato a sindaco più votato – il primo cittadino uscente Daniele Natalia – si prepara (o meglio: si preparerebbe) un “apparentamento” in casa tra la coalizione “Siamo Anagni” guidata dall’altro candidato a sindaco Alessandro Cardinali e quella che fa capo all’ex sindaco di Anagni Franco Fiorito.
Per ora sono solo voci, e per quanto da molti venga dato quasi per certo, ad oggi non esistono conferme che l’accordo sia davvero cosa fatta. Per diversi motivi: il primo è che, se da una parte – nella coalizione di Alessandro Cardinali – con il pretesto della “vicinanza programmatica e di intenti”, c’è chi spinge verso questa direzione, dall’altra più di qualcuno, sempre facente parte della stessa coalizione, sarebbe pronto a tirare i remi in barca nel caso in cui si verifichi tale evenienza con la scusa del “se perderemo, almeno avremo perso a testa alta”.
Come nel caso del gruppo di Cittàtrepuntozero capitanato da Fernando Fioramonti, di professione veterinario, attivista e brillante animatore culturale, pronto a giocarsi la carta della conferenza stampa – se l’accordo dovesse essere sottoscritto – per sbandierare ai quattro venti l’intenzione di tirarsi fuori dai giochi, con tanto di rinuncia allo scranno in consiglio comunale in caso di elezione. E a seguirne l’esempio potrebbero esserci altri gruppi, più o meno votati nella tornata di sabato e domenica scorsi.
Ma c’è anche chi – pilatescamente – lascia la decisione allo stesso candidato a sindaco, Alessandro Cardinali: “è lui a capo del progetto, è lui che ci ha messo la faccia, si è impegnato con il cuore e con l’anima, ed è a lui che spetta decidere cosa è giusto e cosa non è giusto fare“, ci ha spiegato un noto esponente politico cittadino in corsa nella compagine “Siamo Anagni” nella scorsa tornata elettorale che preferisce restare anonimo. Quanto all’area degli ex PD, invece, ci sarebbe chi – tra loro – sarebbe pronto a firmare già oggi l’apparentamento e starebbe spingendo proprio verso questa direzione, con tanti saluti alle battaglie e agli ideali degli anni passati.
Infine, c’è l’ala di quelli che di apparentamento formale proprio non vogliono sentire parlare ma che si dichiarano “pronti a prendere in considerazione la possibilità di ragionare su un’intesa con indicazione di voto sulla base di convergenze politico-programmatiche” da definire da qui al ballottaggio del 28 e 29 maggio, dunque con tempi relativamente meno stretti.
In ogni caso, per decidere cosa fare e/o cosa non fare, questa sera – venerdì 19 maggio – in casa di “Siamo Anagni” è in programma una nuova riunione, dopo quella che si è tenuta lo scorso martedì e che si è conclusa con un nulla-di-fatto. Ma, come dicevamo in apertura, tempus fugit e entro domenica a mezzogiorno i candidati dovranno presentare formalmente la dichiarazione di eventuali apparentamenti.
Un problema – questo – che, per motivi diversi, non tange i candidati delle altre due coalizioni in campo: lo sconfitto (ma acclamatissimo vincitore morale) Luca Santovincenzo che già in tempi non sospetti aveva dichiarato l’intenzione di non fare alcun tipo di alleanza in fase di ballottaggio (“parliamo agli elettori, non ai partiti”, aveva detto) e il candidato a sindaco più votato, Daniele Natalia che dall’alto del suo 40% e degli oltre 2000 voti di vantaggio sul secondo, non sembra avere questo tipo di preoccupazioni.
Per il resto… chi vivrà, vedrà!
articolo a cura del direttore responsabile di anagnia.com Ivan Quiselli