Una seduta di assise civica dai toni particolarmente accesi quella che si è tenuta giovedì sera ad Acuto; a tenere alta l’asticella del dibattito è, ancora una volta, la questione riguardante l’isola ecologica di Colleborano, “un pasticcio grave – per i due consiglieri di opposizione Francesco Sordo ed Achille Bellucci – dopo gli errori grossolani che sono stati commessi nella procedura per i lavori di ampliamento: un pasticcio che sta generando gravi disagi ai cittadini, i quali scontano l’approssimazione di questa amministrazione”.
Nel corso della seduta di giovedì il primo cittadino Augusto Agostini ha cercato di spiegare le ragioni della chiusura del servizio da un anno ormai, chiamando in causa gli uffici provinciali, la loro lentezza nel concedere l’autorizzazione allo scarico delle acque e la poca efficienza dell’ente provinciale guidato da Antonio Pompeo. La vicenda che già da diversi giorni sta tenendo banco in paese dopo la pubblicazione della lettera del gruppo di opposizione Vivi Acuto del quale fanno parte – appunto – Francesco Sordo ed Achille Bellucci, sembra tingersi di giallo e ha offerto all’opposizione l’ennesima occasione di affondo. Alla fine di un acceso scambio di accuse, a passare, però, è la mozione proposta da Vivi Acuto e poi votata all’unanimità, “che di fatto – concludono i due consiglieri di minoranza – costringe l’amministrazione Agostini a farsi scrivere nero su bianco dalla Provincia, se esistano ostacoli al rilascio delle autorizzazioni ambientali che tardano ad arrivare”.