E’ scontro duro tra Regione Lazio e Comune di Roma sulla gestione dei rifiuti della Capitale e sull’identificazione del sito dove allestire gli impianti della nuova discarica, vista la chiusura imminente di Colleferro. Nella disfida si inseriscono anche Città metropolitana e amministratori delle Province laziali; la Ciociaria ha già ha sopportato troppo in materia di ambiente e salute, i cittadini allarmati non sono più disposti ad accogliere i rifiuti di Roma, che a questo punto non può fare a meno di non ragionare sul tema pensando che la soluzione sia fuori dai propri confini. Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, nella giornata di ieri l’altro 28 novembre, ha firmato l’ordinanza che impone a Virginia Raggi quale sindaca di Roma di individuare il prima possibile dei nuovi siti per lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla Capitale. Le dinamiche si sono inasprite nei giorni scorsi, quando la Raggi insieme ai presidenti di municipio, si è presentata a sorpresa in Regione ribadendo di non volere nuove discariche nella Capitale, dopo aver sopportato per oltre 60 anni il sito di Malagrotta, da tempo sottoposto a sigilli. Ed è qui che si torna a parlare di Colle Fagiolara. La discarica ad impianto Tmb, posta sul territorio di Colleferro, ai confini con Paliano, torna ad essere la meta più ambita per i rifiuti di Roma, ha affermato la sindaca, non curante che il 3 novembre 2018, in un dibattito pubblico tenutosi proprio a Paliano nella sala comunale del ex Teatro Esperia, i sindaci di Colleferro, Pierluigi Sanna e di Paliano stesso, Domenico Alfieri, ne diedero ufficialmente la notizia della chiusura in via definitiva per il 31 dicembre 2019. Questo giorno si sta avvicinando, la data di chiusura già slittata all’8 gennaio 2020 per recuperare la mancata attività dovuta alla sfortunata morte di Giuseppe Sinibaldi, l’operaio investito da un compattatore il 9 novembre scorso proprio all’interno dell’impianto, ha subito un’ulteriore proroga al 15 dello stesso mese. L’irritazione di Alfieri e Sanna scatenata in uno scontro social proprio per le dichiarazioni della collega romana ha condotto alla necessità di ritrovarsi come sindaci sulla questione della discarica: “ci ritroveremo sabato 30 novembre, all’Ipia, la scuola simbolo della ferita ultra ventennale imposta al nostro territorio. Ci ritroveremo perchè non accetteremo in nessun caso che si possa andare oltre il 15 gennaio, che Regione e Ministero ci hanno chiesto. La Raggi deve individuare la sua discarica nel suo Comune senza continuare a scaricare i problemi sulle provincie. Siamo disposti a tutto, come ai tempi della battaglia sugli inceneritori. Sono commosso dagli attestati di solidaietà ricevuti in queste ore, se qualche sindaco che non siamo riusciti a contattare, volesse aderire non esitasse a contattarmi in privato”.
Queste le parole del sindaco Sanna.
L’Ipia è un Istituto Professionale, che raccoglie un bacino di utenza di circa 500 ragazzi tra i 14 e i 19 anni di Colleferro e dei paesi limitrofi, l’incontro si terrà in quelle aule dove le finestre si affacciano direttamente sulla “montagna” di Colle Fagiolara, lasciando passare l’aria pesante che si respira, questo istituto è il simbolo della necessità di cambiamento. La gestione dei rifiuti è il tallone d’Achille di tutte le comunità grandi o piccole che siano, a Paliano la raccolta differenziata ha raggiunto negli anni l’80% circa della copertura cittadina, Roma anche se con grandi progressi rispetto al passato, stenta. Le amministrazioni hanno l’impegno di trovare soluzioni nel rispetto dei cittadini e dell’ambiente che se maltrattato, non perdona. Il 15 gennaio insieme agli studenti dell’Ipia, insieme alle associazioni che si sono battute per anni in nome della salvaguardia del territorio, i sindaci Sanna ed Alfieri parteciperanno alla manifestazione di chiusura della discarica di Colle Fagiolara, proprio davanti i suoi cancelli.
articolo di Laura Fantini