Serate emozionanti e tutt’altro che accademiche o di stilizzazione, serate poetiche – anche intrise di lirismo segreto – in cui si respirerà aria capace di sciogliere l’animo degli spettatori che accorrerrano, secoli dopo, ad assistere a rappresentazioni di teatro uniche nel loro genere: prende il via stasera, 24 agosto 2023, tra giullari, musici, saltimbanchi, dame, cavalieri e tornei il Festival del Teatro medievale e rinascimentale, quest’anno giunto alla XXX edizione.
Una edizione – quella di quest’anno – che si prospetta di livello ed estremamente affascinante. Protagonisti, ancora una volta, i grandi nomi del miglior palcoscenico teatrale, mentre la cornice è particolarmente pregiata ed incantevole: Anagni, appunto, il suo passato, la sua tradizione, le sue meraviglie e un’anima tutta medievale che viene fuori con eleganza e decisione ammaliando chiunque ne assapori il pregio.
Nove appuntamenti – come da programma allegato – ancora una volta per dare inizio al confronto con i testi poco rappresentati del periodo medievale e rinascimentale e la drammaturgia contemporanea che da quell’epoca trae ispirazione.
Ogni spettacolo di questa edizione sarà anticipato dal recital pianistico “Note prima del Festival” di Elton Almeida Rodrigues e, dal 24 al 27 agosto, da “In piazza la commedia dell’arte impazza”, a cura dell’associazione culturale La lanterna immaginaria.
“Un programma, quello di questa edizione, molto articolato e con spettacoli di varia natura – spiega il sindaco di Anagni avv. Daniele Natalia – con ospiti e presenze significative tra le quali quella di Luca Ward e di molti altri protagonisti di primo piano nel panorama teatrale italiano”.
“Quest’anno – aggiunge Carlo Marino, assessore alla Cultura – ci siamo spinti più avanti, con il tentativo di far respirare l’aria del Festival in tutto il centro storico di Anagni: oltre al palcoscenico della suggestiva piazza Innocenzo III, cuore della manifestazione, si ritroverà il teatro lungo tutto il corso Vittorio Emanuele, per vivere un’esperienza avvolgente e completa e fare di Anagni una città-teatro“.
“Il Festival è dedicato quest’anno al concetto di “glocal”, fusione di globale e locale – dichiara il direttore artistico del Festival Giacomo Zito – affinché una manifestazione di successo come il Festival sia capace di diffondersi sempre più a livello globale. Ciò significa ospitare o creare eventi di respiro internazionale, inserendoli in un contesto locale, elevando lo sguardo ben oltre i confini regionali o nazionali, in un flusso osmotico di idee e opportunità”.
“Il valore di questo Festival – spiega Gaetano D’Onofrio, direttore teorico/critico – è sempre nell’originalità delle proposte, nella capacità di ibridare linguaggi, luoghi, epoche, in una perenne evoluzione di archetipi universali, espressione dei valori di questo territorio”.
Questa XXX edizione è dedicata a Maurizio Scaparro, grande maestro della regia scenica, da alcuni mesi scomparso, per quanto il ricordo e la gratitudine nei confronti del prof. Giovanni Stella – che ebbe, trent’anni fa, la felice intuizione di istituire il Festival del Teatro medievale e rinascimentale – restano e resteranno per sempre vivi nei cuori degli anagnini e degli appassionati di Teatro.