Il capogruppo della maggioranza, Simone Paris, apre il Consiglio comunale con una condanna senza appelli dei fatti di cronaca accaduti negli ultimi giorni, riferiti all’uccisione della capretta ad Anagni e alla gogna mediatica in cui sono finite alcune famiglie di Fiuggi.
Gli ha fatto eco l’assessore con delega ai servizi sociali Rachele Ludovici: “Prima di questi fatti di cronaca, avevo già avviato degli incontri con le realtà del territorio (con singole associazioni) per contrastare questa emergenza che esiste e che va gestita in maniera intelligente”.
Il presidente del Consiglio comunale Gianluca Ludovici: “Già da Aprile e Marzo abbiamo monitorato alcune situazioni particolari, insieme alla Polizia locale e al commissariato di Polizia abbiamo attivato un tavolo permanente sulla sicurezza del territorio. Fiuggi è una città sana e come in tutte le località d’Italia possono accadere episodi di cronaca”.
Una posizione ben precisa scaturita proprio da un input della Scelgo Fiuggi: “Il gruppo politico che rappresento – spiega Alberto Festa – non ha mai partecipato e condiviso certe manifestazioni di violenza, sia fisica e sia verbale, palesate in questi giorni. Già che si è aperta una discussione in Consiglio comunale e una collaborazione con la maggioranza consiliare è per noi un bel risultato”.
LA NOTA DI SCELGO FIUGGI
“Siamo fermamente convinti che questo non sia il momento del silenzio né tantomeno quello dell’attesa. Sottovalutare gli episodi che si sono ripetuti nelle ultime settimane sarebbe colpevole e pericoloso. Lo abbiamo affermato prima di tutto da genitori e da cittadini e siamo contenti che il Consiglio Comunale di Fiuggi sia stato d’accordo. Siamo convinti che sia il momento di farsi comunità ed indicare la direzione in cui camminare anche per costruire una ‘narrazione alternativa’ che, partendo dalle scuse dovute ed obbligatorie a chi è stato ferito nella propria sensibilità con azioni che non sono state filmate di nascosto ma esibite, possa tutelare la storia di tutti noi di fronte ad ogni tipo di eccesso, dalla gogna mediatica agli atteggiamenti omertosi. Decidiamo subito come affrontare le criticità che abbiamo di fronte nell’ambito di nostra competenza”.
Così in una nota Alberto Festa, Alessandro Battisti e Valentina Coladarci del gruppo consiliare Scelgo Fiuggi.
“Tante questioni urgenti – proseguono – avrebbero dovuto essere all’ordine del giorno del Consiglio Comunale svolto lunedì scorso, ci torneremo nelle prossime ore. Lunedì abbiamo scelto di dare una priorità. In attesa che il quadro si chiarisca e che si completino le valutazioni del caso assumendo le decisioni conseguenti, riteniamo fondamentale che la massima assise cittadina abbia concordato nel convocare rapidamente un Consiglio Comunale straordinario urgente che avvii il percorso per l’Istituzione di un tavolo permanente per il sostegno alle categorie fragili, il contrasto al disagio, la prevenzione dei fenomeni di dipendenza e la sicurezza urbana partecipato da Comune di Fiuggi, Distretto Socio Assistenziale A, ASL, Dirigenti Scolastici delle scuole di primo e secondo grado e forze dell’ordine che insistono sul nostro territorio. La costituzione, il coordinamento e la convocazione del tavolo assieme alla predisposizione di una proposta di programma operativo di azioni ed interventi che coinvolga anche associazioni di volontariato ed ambientaliste, potrà essere affidato alla Terza Commissione Consiliare Permanente “Servizi alla Persona”. Nei lavori della Commissione Consiliare e del Tavolo Interistituzionale si potrà tenere finalmente conto della mozione per il contrasto alle dipendenze approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale nel 2019 ed ancora interamente da attuare”.
Il problema sicurezza e la piaga del disagio giovanile sono argomenti che saranno approfonditi nel corso dell’apposita commissione consiliare.
I lavori del Consiglio comunale sono poi proseguiti sullo scontro politico all’interno del Partito Comunista italiano.
Alle 18.25 l’annuncio del passaggio dei consiglieri Marco Risica e Lorna De Santis dal PCI alla Sinistra Italiana. Una frattura nata sotto la recente campagna elettorale e aggravata negli ultimi tre mesi. “Non ci sono più i presupposti per restare nel PCI” ha motivato il capogruppo Risica, che è stato interrotto più volte nel suo lunghissimo intervento dai militanti del PCI presenti in aula. Uno scontro senza esclusione di colpi e la richiesta immediata di dimissioni.
Da un punto di vista politico, che questa giornata potesse essere “movimentata” lo si era ben compreso questa mattina durante la conferenza stampa indetta dal coordinamento del PCI alla presenza dell’autorevole presidente del partito Santino Terrinoni.
Il segretario dei Comunisti, Benedetto Anghetti, ha rassegnato le dimissioni e il coordinatore regionale del PCI, Oreste Della Posta, non ha nascosto tutta la sua amarezza: “Abbiamo peccato di leggerezza, come si è potuto portare avanti la candidatura di certi personaggi! Il PCI di Fiuggi ha una storia e una identità ben precisa che va tutelata e salvaguardata, non saranno gli errori e le ingenuità commesse dall’ex segretario Anghetti a rovinare il nostro progetto politico per la gente di Fiuggi”.
Ugo Moro, componente della segreteria nazionale, e Bruno Barbona coordinatore provinciale del PCI, hanno chiesto a gran voce le dimissioni immediate dei due consiglieri comunali: “Alle ultime elezioni abbiamo ottenuto un grande risultato, piazzando due candidati presentando il simbolo del partito e con un nostro programma. Stiamo ricostruendo il PCI con una nostra proposta politica – spiega Ugo Moro – che si basa su: sanità, lavoro sicuro e garantito e scuola.
Purtroppo i candidati in Consiglio non si sono rapportati con il partito, siamo stati derubati di parte del nostro lavoro. Abbiamo avuto un confronto che non ha dato esito positivo. Pertanto chiediamo le dimissioni dei due Consiglieri perché quei seggi sono del PCI e della sezione di Fiuggi.
Se non dovessero dimettersi noi saremo in prima linea ogni giorno a ricordare che quei seggi sono del PCI. Hanno commesso una “rapina politica” e devono porre rimedio con le dimissioni.
Nel momento in cui qualcuno non si sente più del PCI deve rimettere il titolo da consigliere e aderire al partito che vuole”.
Bruno Barbona: “È gravissimo ciò che è accaduto a soli quattro mesi da un grande risultato frutto del lavoro dei compagni di Fiuggi. È il risultato esclusivo di un lavoro del PCI. Questi signori da quando si sono chiuse le urne non si sono rapportati più con la sezione. Si devono dimettere perché sono abusivamente consiglieri: non è illegittimo ma è immorale. Ricorderemo tutti i giorni che le dimissioni sono dovute rispetto agli impegni presi e al programma sottoscritto”.
“Mi sento in dovere di replicare alle ingiuste accuse emerse dalla conferenza del PCI dichiarate dai dirigenti ieri mattina – spiega infine Benedetto Anghetti – la compilazione della lista elettorale è stata partecipata e addirittura rafforzata grazio allo spirito di sacrificio dei compagni/e con l’avallo dei dirigenti; nessuno di loro mi ha chiesto il casellario giudiziale dei candidati. L’esito felice è storico della tornata stessa è stato festeggiato a tutti i livelli compreso quello nazionale e con orgoglio a questo punto immeritato tali dirigenti hanno aggiunti onorificenze ai loro curriculum politici. Opportunisti? A dir poco… Questo spiega – nei fatti – il perché il PCI fa una fatica enorme a rendersi visibile nel panorama politico nazionale finquando sarà diretto da profili condominiali ed è per questo che condivido la scelta dei consiglieri di Fiuggi”.