A Frosinone è in corso un’innegabile trasformazione culturale , che sta ponendo l’ambiente al centro delle attenzioni politiche e delle scelte amministrative a salvaguardia della salute collettiva. La nostra città ha visto in un recente passato: la riapertura della discarica di Via Le Lame, montagna di rifiuti a tutt’oggi ancora non caratterizzata , cresciuta nel silenzio ; i progetti di cementificazione, fortunatamente sventai ,di torri dormitorio presso l’ex stadio Matusa; l’assuefazione alle lottizzazioni con consumo selvaggio del suolo senza che trasparisse nessuna preoccupazione all’assetto urbanistico della città e all’ambiente; il multipiano ed i parcheggi che si dilatavano con l’assicurazione di rendite trentennali; la sopraffazione della città da parte delle auto a concorrere all’esplosione del fenomeno delle polveri sottili, misconosciute. Oggi, tutto ciò non potrebbe accadere. C’è un interesse ed una conoscenza reale ed allargata riguardo l’aggressione all’ambiente ,di cui noi medici rivendichiamo un ruolo conoscitivo, informativo, educativo e di denuncia che, nell’ultimo decennio, tanto ha influenzato la presa di coscienza del rapporto inquinamento malattie, che sfuggiva. Proprio per la salute è necessario un impegno straordinario ,omnicomprensivo e collettivo nel ridisegnare e programmare una città sostenibile ,a garantire una migliore qualità dell’aria , che tenga conto anche del bisogno di bloccare il consumo di suolo, tra l’altro estremamente ridotto e resosi quindi ancor più prezioso. Laddove si identifichino residuali spazi territoriali, gli stessi andranno salvaguardati da inopportuni usi, specialmente in prossimità delle scuole. Medesima importanza la realizzazione di una mobilità sostenibile che tenga conto della futura ineludibile contrazione del traffico veicolare privato ( meno auto, meno parcheggi disseminati ed irrazionali , meno consumo di suolo,meno inquinamento),che promuova ed esalti un trasporto pubblico efficiente e compatibile ,nel massimo rigore tecnico e secondo le più attuali modalità progettuali in essere e non certo inseguendo moti populistici o peggio strumentali. Trattasi di una trasformazione complessa, che ovviamente sta provocando anche attese e naturali incomprensioni . A nostro avviso è talmente importante
l’aspetto salute inerente questi argomenti che, manovre, azioni di sottogoverno e possibili speculazioni non dovranno trovare spazio alcuno, semmai sarà da mettere all’indice chi subordina il tornaconto personale all’interesse pubblico. Se i progetti non verranno realizzati con professionalità, etica e rigore tecnico i più penalizzati saranno i futuri malati e le loro famiglie.
articolo a cura del dott. Giovambattista Martino, coordinatore Associazione Medici Ambiente, e della dott.ssa Teresa Petricca, responsabile scientifica Associaz. Medici Ambiente