di Giorgio Stirpe
Un punto che vale due, forse tre, perché colto contro una squadra destinata ad un campionato di alta classifica e dunque non una diretta concorrente per la salvezza. Il Frosinone sorprende anche la Fiorentina seppur ormai non si possa più definire sorpresa ma certezza. Quinto risultato utile consecutivo, una classifica che sorride, un gruppo che cresce assieme alla sua guida, Di Francesco, che dimostra non solo di avere doti tecniche importanti, ma anche doti umane non comuni che i suoi ragazzi stanno assimilando, in primis quello di saper soffrire e gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Ecco allora che nella partita in cui i canarini sono stati più in difficoltà nei primi 45 minuti, in balìa totale di un avversario debordante in ogni angolo del campo a far valere la propria superiorità tecnica che certamente è sotto gli occhi di tutti ma che, evidentemente, non è bastata, è venuta fuori l’anima dello Stirpe, di una tifoseria che non smette mai di spingere e farsi sentire, che mette addosso ai calciatori quello spirito, quella voglia di superare anche i limiti tecnici che inevitabilmente, la squadra presenta.
Il gol del pareggio porta la firma di Matias Soulè, talento argentino che ha meritato la rete come nessun altro in questo inizio di stagione. Sempre protagonista, è stato sfortunato in più occasioni, fermato da legni o miracoli di portieri. Oggi si gode la sua prima marcatura in maglia giallazzurra e si conferma nota lieta di questo Frosinone e, indubbiamente, uno dei migliori acquisti della sessione estiva del calciomercato.
In generale tutti hanno fatto bene nella ripresa, una reazione gagliarda ad un primo tempo nel quale, la formazione di Di Francesco è stata costretta a guardare e subire, situazione che sicuramente si ripresenterà anche nel corso di altre gare, ma l’avvertimento all’avversario è arrivato: mai abbassare la guardia contro questo Frosinone!
Conferme importanti per la difesa che ha retto l’urto viola e per la mediana che ha lavorato, a fari spenti, a difesa della retroguardia senza mai disdegnare il supporto ad un trio offensivo, Baez-Cheddira-Soulè, con poca esperienza in Serie A ma con personalità di chi nella massima serie sembra esserci da sempre.
Turati, tra i pali, è una sicurezza, uno di quei portieri che alla fine del campionato ti fa guadagnare i 7-8 punti decisivi per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Domenica si chiude la settimana delle tre partite con l’affascinante gara dell’Olimpico contro la Roma, un derby regionale molto sentito da parte dell’ex Di Francesco il quale avrà qualche ulteriore motivazione per preparare la sfida ai colori che ha indossato sia come calciatore che come tecnico.
IL TABELLINO
FROSINONE (4-3-3): Turati; Oyono, Okoli, Romagnoli, Marchizza; Mazzitelli, Barrenechea (45′ st Bourabia), Brescianini (21′ st Garritano); Soulé (45′ st Monterisi), Cheddira (36′ st Cuni), Baez (21′ st Caso). A disposizione: Frattali, Cerofolini, Lulic, Reinier, Kvernadze, Bidaoui, Ibrahimovic, Lusuardi. All.: Di Francesco.
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Parisi, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi (1′ st Kayode); Arthur (26′ st Mandragora), Duncan; Gonzalez, Bonaventura (26′ st Barak), Sottil (16′ st Ikoné); Nzola (36′ st Beltran). A disposizione: Martinelli, Vannucchi, Christensen, Lopez, Ranieri, Infantino, Comuzzo, Amatucci, Brekalo, Kouamé. All.: Italiano
Arbitro: Francesco Forneau
Marcatori: 19′ Gonzalez, 25′ st Soulé