di Monia Lauroni
Le pietre, le storie. Racconti di aria e di tempo. Semplici, scomposti.
Intatta eternità presente.
Sabato 7 ottobre alle ore 17.00, adagiata perfettamente nel Chiostro di Sant’Agostino, si inaugurerà la mostra del Maestro Massimo Terzini “Saxa, dove la pietra diventa storia”.
Soggetti architettonici ‘ricamati’ con pastelli ad olio dalle mani di un artista che di un artista e di più.
” Fare un ritratto è faccenda complicata per ogni artista”, così Terzini presenta la sua mostra:
“Fare il ritratto ad una Terra lo è oltremodo, tanto più se essa è piena di contraddizioni, caratteri discordanti, confini evanescenti. Terra segnata dal passaggio di prìncipi e di briganti, di santi e grandi artisti. Scorbutica e mansueta, diffidente e generosa.
Una Terra trattenuta all’interno di desideri contrastanti: un infantile desiderio di spiagge, verso ovest, ed una malcelata invidia per le nevi vere dei monti d’Abruzzo, verso est; stretta tra la campagna romana e i latifondi campani.
Lasciata lì in mezzo, come a garantire una distanza di sicurezza tra pastori e marinai, tra Borboni e Barberini.
Capace tuttavia di coltivare nei secoli l’ambizione di distinguersi.
Impossibile da definire in maniera univoca, se non con il suo nome : “Ciociaria”.
Questa mostra rappresenta un obiettivo che so di non aver raggiunto, perché, così come è impossibile definire questo fazzoletto di mondo con un unico riferimento stilistico, così è stato impossibile per me farne un unico ritratto.
I ritratti allora sono diventati 30.
Mettere assieme disordinatamente in un ciclo di opere ciò che disordinatamente si trova disseminato sul nostro territorio, è tutto quello che credo di essere riuscito a fare.
Cattedrali romaniche e fortificazioni megalitiche, portali settecenteschi e sontuose Abbazie, chiesette rionali incastonate negli interstizi di un centro storico e merlature ghibelline a presidio di un’altura in campo aperto; in un rimbalzo incessante di stili e di epoche alla ricerca di una cifra comune, di un’eccellenza diffusa costruita con la pietra…
Questa mostra vuole essere un invito a condividere con voi gli esiti di questo tentativo.
Ringrazio già da adesso tutti quelli che vorranno farlo”.
I saluti del Sindaco Simone Cretaro e della consigliera delegata alla Cultura Francesca Cerquozzi, apriranno l’inaugurazione della mostra, presentata di seguito dall’architetto Daniele Baldassarre.
Patrocinata dal Comune di Veroli, dalla Pro loco di Veroli e dalla Provincia di Frosinone, organizzata con il contributo di Domus Henica e dell’Università Popolare du Veroli, la personale di Massimo Terzini resta visitabile fino a domenica 22 ottobre.