di Joe Carobolo
La mostra, geometrie del tempo di LUIGI FIORLETTA promossa dalla NewArt2000 eventi & comunicazione, con il Patrocinio del Comune di Alatri e della Regione Lazio, in collaborazione con Otovision – Mag, verrà inaugurata sabato 21 ottobre alle ore 17:00.
L’esposizione, curata da Sergio Gaddi e Marco Tonelli, presenta ventiquattro opere e una grande installazione, realizzate dall’artista negli ultimi anni, 2021/2023.
Un ciclo dedicato al tempo e alle stagioni, sono composizioni che lasciano percepire i diversi tempi della narrazione che attraversa l’intero ciclo. Determinante è il colore: saturo, non additivo, cangiante, iridescente, un colore che contribuisce a sostenere e a dare energia al movimento geometrico che fa da trama ai dipinti.
“Assenza di tempo è un moderno polittico compresso o camuffato da opere unica – scrive Marco Tonelli nel catalogo – una grande costellazione pittorica realizzata da Luigi Fiorletta nel 2022/23, della misura di 2,50 x 2,50 m, composta da 25 elementi di 50 x 50 cm l’uno, a comporre un mosaico di figure geometriche o astratte che dir si voglia (al momento la differenza tra i due termini non ci interessa), che sembrano dar forma al quadrante di un orologio o a una rosa dei venti o a una generica stella a 12 punte o a quella specifica dei punti cardinali, sebbene non tutte queste punte siano perfettamente orientate in modo simmetrico, ma presentando alcune irregolarità, variazioni, asimmetrie, dissonanze rispetto a quello che appare in filigrana un modulo geometrico scomposto. Negli spazi risultanti si legge inoltre la scritta TTEEMMPPOO, un titolo sovraimpresso, quasi in dissolvimento, memore dei titoli che Alighiero Boetti inseriva a mo’ di un puzzle in alcuni dei suoi arazzi. Il tempo è scritto ma è quasi invisibile…
…Il tempo dello spazio pittorico in Fiorletta è scandito ora dopo ora, mese dopo mese, proprio come un orologio, e manifesta in sé la sostanza di un TTEEMMPPOO allungato, rallentato, stirato come fosse uno spazio. Nello spazio virtuale della sua pittura e della superficie del quadro (che in sé nega la curvatura dello spazio tempo), la geometria piana ricompone frammenti di una stella esplosa, le cui punte altro non sono che uno schema di esattezza e asimmetria, dislocazione e costruzione, disintegrazione e attrazione.
Ben oltre l’astrazione di un segno consapevole della storia dell’arte e superando la circolarità del progetto che riporta tutto a sé come ne fosse una verifica a priori, un’opera come Assenza di tempo ha l’ambizione di porsi come epifania di una costellazione che disegna le stelle di un cielo privato. È mappa e territorio, efemeride e osservazione e la sua bellezza è nella sua geometria, la sua esattezza nelle sue irregolarità.
È una cura per l’ansia che il futuro cancelli il presente.
…Il suo ciclo sui mesi e sulle stagioni – scrive Sergio Gaddi nel catalogo – trasmette un’intensa sensazione di armonia nel modo in cui le forme e le geometrie sono disposte, riflettendo un senso di ordine superiore o una connessione profonda tra il quadro e il mondo circostante.
Geometrie intese come rete, eventi interconessi che si influenzano reciprocamente dove ogni punto, ogni linea, ogni colore sono elementi e ogni convergenza è una relazione causale o temporale. La serenità e l’eleganza naturale delle composizioni non ha nulla di semplificante, presentandosi invece come la sintesi di un impianto pittorico rigoroso e preciso nelle geometrie compositive e nel bilanciamento cromatico.
E nello stesso momento l’artista riesce anche ad alterare la nostra percezione del tempo, facendoci passare dalla sospensione di un istante immateriale, fino alla più nitida percezione di un flusso di esperienze attraverso l’uso di colori, linee e forme…
…Luigi Fiorletta, in sintesi, presenta frammenti di storia e di emozioni, opere che si possono leggere come le tessere del policromo mosaico della sua personalità. Diventa il mediatore di una nuova estetica tra la propria creatività e il mondo esterno. Un approccio che attraversa il limite dell’apparente tranquillità dell’ordinario e delle convenzioni per andare oltre, per vedere altro. Parte da un’idea iniziale e dimostra il potere evocativo delle linee e degli spazi a cui ricorre, ne svela la natura arcaica, l’impronta genetica, spiega come funzionano le geometrie del tempo, come si contagiano reciprocamente e come investono immediatamente il dato emozionale.
La mostra è visitabile dal martedì al venerdì con orario 10:00/13:00 – 15:00/18:30; sabato e domenica con orario 10:00/13:00 – 14:30/19:00
ALATRI, chiostro di San Francesco, piazza Regina Margherita Giorno di chiusura il lunedì.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 12 novembre 2023.