La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore alla Scuola, all’Università, al Lavoro, alla Formazione, Giuseppe Schiboni, ha approvato oggi la delibera contenente le linee guida sulla programmazione della rete scolastica per l’anno 2024/25.
«Un atto importantissimo – ha spiegato l’assessore Schiboni – frutto di un attento lavoro di concertazione con le sigle sindacali e le Province. Ma soprattutto figlio di una battaglia politica importante che ci ha consentito di ridurre al minimo l’impatto nel Lazio del dimensionamento scolastico rispetto ai dettami del Ministero».
Al termine del triennio 2024-2027, infatti, dovrà essere effettuata una riduzione di 53 Istituzioni scolastiche. La Regione Lazio intende attuare tale riduzione, in maniera graduale e ponderata, a partire dall’anno scolastico 2024/25.
Le misure di razionalizzazione riguarderanno unicamente le Istituzioni del I primo ciclo di istruzione: Direzioni didattiche, Istituti comprensivi, Scuole secondarie di primo grado.
Gli interventi di riduzione, per l’anno 2024/2025, saranno territorialmente così distribuiti: sette per la Città Metropolitana di Roma Capitale, tre per la provincia di Frosinone, una per la provincia di Latina, tre per quella di Rieti e una per la provincia di Viterbo. Si procederà, quindi, ai soli interventi di razionalizzazione valutati urgenti e indifferibili.
Per quanto riguarda i nuovi Istituti tecnici e professionali, invece, per l’anno scolastico 2024/2025, non si ritiene opportuno adottare misure di dimensionamento né accogliere richieste di nuovi indirizzi di studio per nessuna tipologia di Istituto.
Si prevede, inoltre, che, al fine di realizzare il riordino complessivo della rete, venga avviato, già a partire da gennaio 2024, un lavoro di analisi territoriale mediante la convocazione di appositi tavoli tecnici di approfondimento e confronto.
«Il principio ispiratore di queste linee guida, oltre alla concertazione e alla condivisione su cui sono state impostate, è quello di procedere ad accorpare gli Istituti sottodimensionati, ponendo al primo posto le esigenze specifiche dei singoli territori provinciali e, in particolare, le criticità esistenti sotto il profilo orografico, della viabilità e, in senso più ampio, infrastrutturale», ha concluso l’assessore Schiboni.