di Monia Lauroni
Ancora violenze tra le pareti di casa. Ancora una volta vittima una donna. Ancora una volta una madre.
Minacce, botte alla testa e attimi di terrore quelli che ha vissuto un’anziana madre di 77 anni, tra il 23 e il 24 ottobre scorso. Protagonista di questa ennesima vergogna un figlio convivente, 52enne, che avrebbe agito sotto effetto dell’alcol.
L’uomo rientrato a casa già in stato confusionale, avrebbe minacciosamente chiesto all’anziana madre di prendere la sua auto.
La donna si è saggiamente rifiutata e, viste le condizioni del figlio, ha tenuto ben nascoste le chiavi, evitando di far diventare l’oggetto della violenta disputa, strumento omicida.
Dalle minacce alle botte. Botte pesanti non solo per il corpo. Pugni ovunque e alla testa, fino a quando con le ultime forze la donna si è chiusa nella sua stanza da letto ed è riuscita ad allertare il 112. Salvifico l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, che in pochi minuti sono arrivati e hanno immobilizzato il 52enne e la sua violenta follia.
L’uomo infatti, era già riuscito a sfondare la porta della camera dove la madre aveva cercato flebile riparo. Subito soccorsa dagli operatori del 118, la 77enne è stata portata all’Ospedale Sant’Anna di Pomezia dove le sono state riscontrate pesanti ferite ed ematomi. Ed è stata proprio quella madre ferita a sporgere denuncia nei confronti del figlio, già pregiudicato per altri reati.