Strazio e commozione. Ma anche tanta, tantissima partecipazione, specie di giovani e giovanissimi, il suo “esercito personale“, quelli a cui – per tutta la vita – Annarita ha scelto di dedicarsi, donando tutta se stessa e anche di più. Non si contano le persone che oggi – domenica 29 ottobre 2023 – a partire dalle 15.00 circa, si sono compostamente riunite nel palazzetto dello Sport “Tiziano Ciotti” di via San Magno per l’ultimo saluto ad Annarita Pontecorvo, venuta a mancare ieri – nella sua abitazione in via Ciavattino – dopo una breve ma invalidante malattia.
Un addio doloroso, una tragedia troppo grande per l’intera città. Annarita la conoscevano tutti, non solo ad Anagni: solare, altruista, sempre presente per gli altri; “per te c’era sempre domani, con tutte quelle mille cose da fare“, è il pensiero commosso – e, forse, anche il più bello in quanto racchiude davvero, in poche parole, qual era la vera essenza di Annarita – dedicatole da Cinzia, sua amica, su Facebook.
Dirigeva la scuola di danza “Blue Fitness”, dove si svolgevano anche corsi di ginnastica e molto altro. Un lavoro – il suo – per cui era decisamente portata, visto che la cura degli altri, il suo saper rapportarsi con i più giovani, la sua capacità di sorridere alla vita nonostante tutto, erano la sua vocazione. Annarita c’era sempre: anche nel tempo libero si rendeva disponibile per eventi e manifestazioni in cui fossero richieste le sue competenze e la sua voglia di fare.
“Annarita mi ha sempre fatto sentire importante, anche nel periodo della mia vita in cui non avevo la minima fiducia in me stessa – dice una sua ex allieva, ormai diventata adulta – mi diceva “lotta sempre per ciò in cui credi, non perdere mai di vista i tuoi obiettivi“. Parlavamo sempre del futuro, era entusiasta della vita, era intelligentissima. Con un suo sorriso e con poche parole sapeva mettere tutti a proprio agio”.
Un’altra sua ex allieva, anche lei ormai giovane mamma, sorride mentre la ricorda: “sì, sorrido… per scalfire la tristezza; del resto è questo che lei avrebbe voluto. Oggi una grande stella, colonna portante per generazioni di ragazzi, è tornata a brillare nel firmamento; maestra di vita, prima che di danza, grazie alla sua preparazione e dedizione accuratissima. Mi auguro, lo spero davvero, che venga adeguatamente ricordata perché se lo merita“.
LE PAROLE DEL CELEBRANTE: “NON FINISCE TUTTO CON LA MORTE”
Il celebrante, don Gianluigi Corriere – durante la funzione – ha richiamato il grande valore della vita e l’importanza di viverla e condividerla appieno anche se essa è fragile, come viene rimarcato da eventi come l’incomprensibilità di questa morte: “è certezza per chi crede che la morte non abbia l’ultima parola – ha detto – non finisce tutto con la morte“.
LA CERIMONIA FUNEBRE
Alla cerimonia funebre di oggi anche numerose autorità cittadine e Forze dell’Ordine, con il sindaco Daniele Natalia in prima fila che a fatica provava a contenere l’emozione. Inappuntabile il servizio di assistenza fornito dai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Anagni – Marco Pastorelli, Fabio Santangeli, Roberta Cervini, Mattia Spadorcia e Davide Carrara – e della Croce Rossa Italiana; presente anche un presidio della Polizia Locale di Anagni composto dal dott. Fabrizio Mancini, comandante, e da AnnaLaura Olevano e Alessandra Ippoliti.
IL RICORDO DEL SINDACO DANIELE NATALIA
Da giugno Annarita era diventata consigliera comunale e il primo cittadino, subito, le aveva affidato la delega all’Istruzione pubblica, quella che appunto per vocazione e competenza era a lei ritenuta più adatta. Era pronta a dare il meglio di sé anche come rappresentante civica, ma la malattia – purtroppo – non le ha lasciato scampo.
“30 anni di splendida e vera amicizia con lei”, ha ricordato il sindaco Daniele Natalia, visibilmente commosso, davanti alle tante persone accorse per dare l’ultimo saluto ad Annarita. “E’ difficile raccontare in pochi minuti chi fosse questa grande donna; lei era una donna speciale che ha scelto come missione di vita quella di dedicarsi completamente al prossimo, e in particolare alle nuove generazioni. Annarita era più di una insegnante di danza; era un punto di riferimento per ragazzi e ragazze, confidente, amica, seconda mamma pronta, sempre, a raccogliere le confidenze dei ragazzi e a dispensare consigli. Non ho memoria di un solo giorno nel quale Annarita non fosse investita in uno dei suoi progetti: sociali, per anziani, bambini, violenza contro le donne. E lei sempre dietro le quinte, e non perché fosse regista, ma perché voleva far apparire gli altri, i suoi ragazzi. In realtà, però, in ogni evento, era lei – suo malgrado – la protagonista e quando spuntava fuori riscuoteva applausi di stima, di condivisione, di ammirazione“.
“Quando qualche mese fa, in previsione delle scorse elezioni amministrative, ho chiesto ad Annarita di starmi vicina lei mi ha spiazzato rispondendomi: “io sono venti anni che ti sto vicina…“. Aveva ragione, mi è sempre stata a fianco, mi ha sempre voluto bene. Il giorno che fui rieletto mi abbracciò e mi disse: “mi batte forte il cuore; sei il sindaco del mio cuore“. Io le ho risposto: “abbiamo vinto insieme, anche io sono emozionato come te“. I suoi primi giorni da consigliera comunale sono stati un vulcano: mille progetti, entusiasmo alle stelle. Poi – purtroppo – è successo quello che sappiamo tutti, cioè ha scoperto di non stare bene. Ma neanche questo l’ha fermata; un mese fa circa mi chiamò dal letto di un’ospedale. Le ho chiesto come stava, lei sbrigativamente mi ha risposto: “sto bene, sto bene“. Dopodiché mi ha chiesto di rispondere ad alcune mail che le erano arrivate sull’indirizzo di posta elettronica istituzionale, in quanto lei – da lì – era impossibilitata a farlo. Da un letto di ospedale si preoccupava più della comunità e dell’impegno che aveva preso con essa che di lei e della sua salute; uno straordinario spirito di servizio, che mi ha commosso e mi ha emozionato“.
Una cerimonia funebre particolarmente toccante, quella di oggi, con la proiezione di un breve video con tante foto di vita e di danza di Annarita assieme ai suoi tanti allievi; il palazzetto dello Sport “Tiziano Ciotti” che tante, tantissime volte ha ospitato spettacoli memorabili, saggi di fine anno, esibizioni di vario genere organizzati da Annarita, ha rappresentato oggi il luogo più adatto per dirle “arrivederci”. Tante volte in passato, qui, lei ha preso applausi dal suo pubblico; oggi, quel pubblico – con le lacrime agli occhi – le ha tributato l’ultima, più grande e sentita ovazione.
Arrivederci, Annarita! E grazie per la splendida persona che sei sempre stata.