Fumata nera per l’affidamento dell’ostello comunale, con importanti ripercussioni sui conti pubblici comunali. Revocata dal Tar del Lazio l’atto amministrativo con il quale l’amministrazione comunale aveva deciso di contrarre in locazione l’ostello comunale di via del Calvario.
Opposizione sulle barricate e la lista Tre Torri, guidata dall’avvocato Massimo Terrinoni, non perde tempo e rimarca “come l’attuale maggioranza consiliare sia inadeguata a guidare il Comune”.
In una nota si legge: “La lista Tre Torri di Filettino prende atto dell’ordinanza del TAR del Lazio sezione staccata di Latina in data 8/11/2023 con la quale il giudice amministrativo ha sospeso l’efficacia della determinazione del 13/9/2023 con la quale è stata revocata in autotutela la determina “dell’area assetto e gestione del territorio – avviso pubblico di manifestazione di interesse a contrarre in locazione l’ostello comunale di via del Calvario” con tutti i conseguenti atti ad esso derivati e comunque connessi”.
Una decisione quella del Tar quasi ampiamente prevista: “prendiamo atto che i provvedimenti dei quali il giudice amministrativo ha sospeso l’efficacia sono il frutto di una scellerata e perversa volontà della maggioranza che governa il comune di Filettino – tuona il capogruppo di opposizione Massimo Terrinoni – che tale scelta è sempre stata contrastata dalla lista Tre Torri perché dannosa per la nostra comunità.
Una sconsiderata scelta della maggioranza che da una parte ha determinato e determina il permanere della chiusura dell’ostello comunale, con i conseguenti mancati incassi per il Comune di Filettino, oltre che l’assenza di operatività di una struttura ricettiva fondamentale per il Comune; ma tale scelta espone altresì il Comune di Filettino al pagamento di spese legali e quasi certamente al risarcimento dei danni nei confronti della parte che li ha subiti”.
Pertanto il gruppo di minoranza Tre Torri conclude: “rileviamo l’assoluta approssimazione, carenza, inadeguatezza della maggioranza consiliare che guida il Comune, la quale, peraltro, compiuta la scelta non ha ritenuto neppure di difenderla e sostenerla innanzi al giudice amministrativo costituendosi in giudizio, visto che il comune di Filettino è rimasto contumace in tale giudizio: il danno è l’incapacità politico amministrativa ormai evidente e sotto gli occhi di tutti e che tutti potranno valutare”.