Dopo il successo degli ultimi due spettacoli, dedicati all’universo femminile, in un periodo notoriamente incentrato sull’argomento, torna un grande classico della letteratura italiana: “Sei personaggi in cerca d’autore”, del drammaturgo, scrittore, poeta e premio Nobel Luigi Pirandello. Domenica 3 dicembre, alle ore 18:00, la regia di Elisabetta Sperati, porterà in scena i sei famosi personaggi pirandelliani, sottolineandone la vita di limiti e del dolore dell’esistenza che non possiede rimedio. In contrasto con la concezione borghese dell’arte di allora, il più famoso dramma di Luigi Pirandello, si affermò, già alla sua prima rappresentazione, il 9 maggio 1921, al “Teatro Valle” di Roma, come un’opera fortemente innovativa.
Rifiutati dallo scrittore che li ha concepiti, che pertanto non ha elaborato la loro storia, i sei personaggi irrompono su una probabile scena di un teatro qualsiasi, durante una prova qualsiasi, di una qualsiasi compagnia di attori. Questi chiedono al Capocomico, ovvero il regista, di dare loro vita artistica e di mettere in scena il loro dramma. Il tentativo della messinscena della Compagnia “Teatro in casa” è stato quello di alleggerire e mitigare il testo nella sua complessità, per renderlo più fruibile, mantenendo però intatta la sua natura, e i suoi significati più profondi, attraverso l’interpretazione di Carlo Graziosi (il Padre), Martina Scarselletta (la Figliastra), Daniela Giordano (la Madre), Alessandro Dusi (il Figlio), Virginia Bucchiarone (la Bambina), Federico Marsigliesi (il Ragazzo) e Letizia Mula (Madama Pace). Per quanto riguarda gli Attori, in ordine di entrata: Elisabetta Sperati, Mauro Schinelli, Maddalena Mula, Laura Graziosi, Daniele Boccuccia, Carlo Mazzenga, Gianluca Vincenzi, Alessia Schiavella. La linea di demarcazione tra il mondo degli attori e quello dei personaggi è ben marcata, ma non mancano momenti significativi in cui le due realtà si contaminano a vicenda,determinando una narrazione fluida dove niente è certo, tutto rimane irrisolto e l’ambiguità resta una componente potente del dramma.
Un filo conduttore, quello di Pirandello, che ci accompagna da generazioni, pur rimanendo strettamente attuale, in cui vengono riproposti diversi temi: l’incomunicabilità, l’ impossibilità di raggiungere, malgrado gli sforzi, un significato universale della verità e l’ irrappresentabilità del nostro vero io, che rimane ben nascosto agli occhi del mondo. Un altro appuntamento imperdibile della grande stagione del Teatro Comunale Veroli!