Per alcuni, non cambierà nulla; per LiberAnagni, la cessione delle quote di maggioranza di Energia Anagni da parte della società A2A cambia – e di molto – le carte in tavola.
“Da una visura del registro delle imprese – si legge in una nota inviata a questa redazione dal gruppo rappresentato in consiglio comunale dall’avv. Luca Santovincenzo – abbiamo appreso che il 21 dicembre scorso la società A2A ha ceduto le quote di maggioranza in suo possesso della società Energia Anagni, ossia la società che ha proposto il progetto di biodigestore di 84mila tonnellate l’anno nella nostra Città. La cessione è avvenuta in favore di Francesco Borgomeo al prezzo di soli € 5.500,00″.
“Con questo atto – è scritto nella nota – può dirsi terminata la tanto decantata partnership per il biodigestore di Anagni tra SAF e A2A, società “nata dalle Province di Brescia e di Milano che oggi ha 13mila dipendenti, 23 miliardi di fatturato e decine di milioni di utili da distribuire sul territorio. Anche grazie all’economia circolare, al riciclo, alla trasformazione e produzione di energia da rifiuti. Tutto è alla luce del sole e le ecomafie non esistono. Noi non siamo né Milano né Brescia, non abbiamo quei volumi né quei numeri ma il modello da realizzare sarà lo stesso” (cit. nuovo presidente SAF)“.
“Ricordiamo – prosegue la nota – che furono proprio gli ingegneri di A2A, invitati dal sindaco Daniele Natalia al famoso Consiglio Comunale aperto del 24 giugno 2021, a garantire pubblicamente la sicurezza di questo tipo impianti facendo leva sull’esperienza della loro società. Se oggi dunque A2A ha abbandonato la partecipazione al progetto qualche domanda va fatta.
Chi sarà in grado di fornire le medesime garanzie di esperienza di A2A? Cosa ne pensano i soci di SAF, i 91 Comuni della nostra Provincia e l’amministrazione Provinciale? Sono stati informati? Hanno autorizzato il CdA a fornire il benestare alla cessione delle quote ad una persona fisica? E che interesse hanno degli enti pubblici ad insistere in un progetto che è oggetto di importanti ricorsi e di un parere sanitario negativo del sindaco, che richiede attività impegnative per la bonifica del sito e che oggi è stato anche abbandonato da un colosso del settore? Cosa hanno da dire al riguardo il nuovo il Presidente di SAF De Angelis, il Sindaco Natalia ed il Presidente di Energia Anagni? Quando hanno assicurato di voler tutelare la popolazione già sapevano dell’uscita di A2A oppure no?”.