Un consiglio comunale fiume, durato oltre 5 ore. Quasi tutto incentrato su questioni di bilancio, che hanno in diversi punti creato numerose polemiche, sia pure senza raggiungere i toni aspri di qualche consiglio fa. E che ha confermato, caso mai ce ne fosse stato bisogno, la profonda spaccatura tra maggioranza ed opposizione. È quello che è andato in scena stamattina, lunedì 30 dicembre, ad Anagni, presso la Sala della Ragione. Un consiglio caratterizzato da due assenze significative: per la maggioranza mancava infatti Pierino Naretti, per l’opposizione Sandra Tagliaboschi. Tutte e due assenze giustificate, ha voluto precisare il presidente De Luca; ma in molti non hanno potuto non ricordare le ultime polemiche scatenate in città dal fatto che proprio Naretti, qualche giorno fa, aveva restituito le deleghe a lui assegnate dal sindaco Natalia. Un gesto ufficialmente dovuto a problemi di salute. Ma che per molti è spia di un disagio più profondo in maggioranza. Mentre l’assenza della Tagliaboschi, anche qui la di là delle giustificazioni ufficiali, sarebbe dovuta ad altro.
Ed ovviamente il consiglio ha visto anche parecchie discussioni sul ruolo delle commissioni consiliari, dopo le dichiarazioni dell’assessore Marino, che giorni fa ne aveva decretato la sostanziale inutilità
Il consiglio è iniziato con una problematica sollevata dal consigliere Fioramonti, che ha criticato il fatto che non fosse possibile avere lo streaming o le riprese video del consiglio, e che solo di alcuni consiglieri, come Davide Salvati, fosse stato pubblicato qualche intervento video sui social. Poi la discussione è approdata sui conti. O meglio, sulle numerose variazioni di bilancio portate all’approvazione in consiglio. A partire da una di 8.500 euro per fondi da assegnare agli assistenti sociali. Una delibera criticata dall’opposizione non tanto in sé, quanto per il fatto che sarebbe stata potata in consiglio non con i tempi giusti; tanto da far ritenere possibile l’intervento della Corte dei conti. Critica alla quale la maggioranza ha replicato dicendo che i tecnici del comune avevano comunque permesso l’arrivo della delibera in consiglio, di fatto ammettendone l’ammissibilità.
La polemica vera e propria è iniziata però dopo, quando la maggioranza ha chiesto l’accorpamento di una serie di punti all’ordine del giorno. Tutte questioni legate a variazioni di bilancio. Il cui accorpamento ha fatto però scattare l’opposizione, che ha considerato impossibile, così facendo, discutere in modo approfondito i vari punti. Tra le variazioni illustrate dall’assessore Marino, i 180.000 euro che serviranno a valorizzare Palazzo Bacchetti; ed i circa 200.000 che serviranno ad aprire finalmente (almeno si spera…) il museo archeologico. Nel ringraziare Marino, il sindaco si è augurato di poter vedere una nuova stagione dei rapporti tra maggioranza ed opposizione, basata non sulla critica personale, ma su una collaborazione costruttiva.
Un appello che è però caduto nel vuoto, visto che i consiglieri dell’opposizione hanno criticato praticamente tutte le variazioni, sottolineando come i revisori dei conti avessero in molti punti, sia pur concedendo parere favorevole, sottolineato alcune criticità. Altra polemica, quella scatenata dal fatto che in diversi casi sono stati illustrati interventi già programmati negli scorsi anni; a dimostrazione di una maggioranza più portata ad annunciare che a fare in concreto, come nel caso del parcheggio di San Giorgetto, di quello della stazione, del campo di calcio, del museo archeologico, o delle isole ecologiche.
Dopo una lunga discussione in merito, i punti sono comunque stati approvati. Approvato anche il regolamento di contabilità, l’esame delle partecipate comunali e l’aggiornamento del piano di emergenza della protezione civile. Con lo scambio di auguri, alle 15.45 si è così concluso l’ultimo consiglio dell’anno.