di Gaetano D’Onofrio
In questi giorni di feste è in corso un’interessante mostra di pittura presso l’antica chiesa di San Paolo ad Anagni, da diversi anni luogo ideale per eventi e laboratori culturali.
L’esposizione, dal titolo “Arte Contemporanea”, promossa dalla Cooperativa Hernica Saxa – Circolo Culturale Ricreativo e da BancAnagni, riunisce diverse personalità dell’arte locale e non in un percorso che, partendo da formazione ed esperienze culturali diverse, culmina nella grande voglia di raccontare il mondo contemporaneo e la nostra società.
Tante le tematiche affrontate come, ad esempio, la natura con il giallo intenso dei paesaggi trentini di Enrico Fanciulli, la magia del rame negli alberi secolari di Carlo Costa, le trasparenze e i fiori di Carlo Ribaudo, l’azzurro intenso, vitale e tempestoso di Paolo Pasquini.
Significativo e di grande effetto il mondo figurativo di un maestro come Mastropino, l’esplosione di colori negli intensi ritratti di Massimo Caruso, i realistici volti di Michele Rosi, le enigmatiche figure di Tiziana Nardoni, le sperimentazioni di visi umani e animali allo specchio di Mattia Mingarelli, le tante e diverse donne di Ilaria Paluzzi.
E poi il nostro patrimonio storico e culturale soavemente raccontato da Silvano Haag, la colorata cattedrale di Anagni di Gianmarco Tassa, gli scorci caratteristici di Laura Millerami, le opere pittografiche di Rossella Russi e Michele Rosi che raccontano i vicoli più belli della nostra città. Di valore anche l’intenso realismo di Fausto Gatto, presente con tre opere che affrontano tematiche forti come, tra l’altro, la violenza di genere e un nuovo modo di raccontare la maternità con una giovane e particolarmente concreta e terrena ‘Madonna con bambino’.
Una chicca da non perdere le opere di Daniele Bigliardo, disegnatore professionista di Dylan Dog, le piante grasse e il mondo industriale di Christian Gabrielli con la sua storia e la sua energia e le sculture al negativo di Carlo Tarda che, partendo da influenze cubiste, ti seguono in ogni direzione diventando per certi versi vive e di grande effetto.
Infine il ricordo di due grandi artisti anagnini che non ci sono più, ma che sono presentissimi con opere di valore come la Casa Barnekow di Carlo Turri e i volti struggenti di Donatella Gismondi.
Insomma una mostra da vedere e da vivere, magari dialogando con i diversi artisti, spesso presenti durante gli orari di apertura, per capire quanto valore è presente nella nostra comunità e, soprattutto, quante storie da raccontare, quanti spunti per la riflessione, la contemplazione e il dialogo generazionale.