Finisce con l’archiviazione un incubo durato sette anni per il Gruppo INI, l’accusa di aver truffato il Sistema Sanitario Nazionale lucrando sui pazienti oncologici. Il Tribunale di Velletri ha deliberato per l’archiviazione da questa infamante accusa.
Nessun reato quindi e accertata l’innocenza dei vertici del Gruppo INI che manifesta la piena soddisfazione per l’esito di una vicenda giudiziaria che ha leso la reputazione di grandi professionisti e di un’azienda che da oltre 75 anni rappresenta l’eccellenza della sanità laziale.
In questi lunghi anni, soprattutto nell’ultimo, il Gruppo INI è stato vittima di un violento accanimento mediatico che ha comportato enormi danni reputazionali i cui effetti sono incalcolabili. L’auspicio è che ora prevalga l’onestà intellettuale e che venga dato pari risalto alla notizia dell’archiviazione, con la stessa evidenza data allora all’accusa, notizia che ha occupato intere pagine sulla stampa.
La posizione riguardante la vicenda delle prestazioni urologiche sarà chiarita nel processo che seguirà. A tal proposito il Gruppo INI è certo che, anche in questo caso, sarà accertata la totale estraneità alle accusa formulate.
Il Gruppo INI ribadisce la propria fiducia nella Giustizia ed è certo che sarà fatta piena luce sui tanti aspetti strani di questa vicenda.
In primis i motivi per cui sedicenti funzionari dell’Amministrazione Regionale della precedente giunta intrattenevano rapporti con un carabiniere infedele e un ex sindacalista condannati a 6 e 5 anni per i ricatti alla proprietà del Gruppo, come risulta dalle intercettazioni agli atti di quel processo. Si dovrà spiegare inoltre perché l’oggetto di quelle conversazioni fosse l’annullamento dell’accreditamento dell’INI Grottaferrata.
O ancora si chiederà chiarezza sul ruolo di un NAS che, mentre è direttamente coinvolto nelle indagini che interessano il Gruppo INI, dissuade il manager che aveva manifestato l’intenzione di recarsi in Procura per palesare i suoi dubbi sull’inchiesta.
Certamente il processo farà luce su questi aspetti restituendo dignità e integrità morale a tutte le persone del Gruppo INI le cui vite sono state sconvolte da questa inchiesta.
nota stampa a cura dell’ufficio Comunicazione Gruppo INI