I Carabinieri della Stazione di Piglio hanno proceduto all’arresto di un 39enne del luogo, noto alle Forze dell’Ordine, in esecuzione di ordine di espiazione di pena detentiva emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone.
I militari, rintracciato l’uomo, hanno proceduto alla notifica del provvedimento di carcerazione che dispone l’espiazione della pena residua detentiva di un mese e 16 giorni in regime di detenzione domiciliare, a seguito di condanna passata in giudicato per il reato di sequestro di persona, commesso a Piglio nell’anno 2017.
L’uomo – allora 32enne, già censito per reati attinenti la sfera sessuale e contro la persona – venne tratto in arresto dopo aver trascorso in compagnia di una ragazza una serata presso un ristorante del luogo. Invitatala a recarsi presso la sua abitazione, le chiedeva esplicitamente di avere un rapporto sessuale con lei. Ai reiterati dinieghi da parte della donna, egli chiudeva a chiave la porta d’ingresso impedendole di andar via e solo approfittando di un momento di distrazione del suo aguzzino, la ragazza riusciva a segnalare l’accaduto al 112.
L’operatore, attivava immediatamente l’allora comandante della Stazione di Piglio Domenico Serpico che in collaborazione con diversi suoi colleghi si recò celermente sul posto avendo intuito che poteva trattarsi di una vicenda analoga avvenuta in passato nella stessa abitazione, riuscendo così a liberarla.
A seguito di tali fatti, all’arrestato in sede di processo veniva imposto l’obbligo di dimora nel suindicato comune, misura che trasgrediva ripetutamente e pertanto puntualmente segnalato dai Carabinieri all’Autorità Giudiziaria competente che emetteva il provvedimento.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso la sua abitazione come disposto dall’Autorità Giudiziaria.