di Monia Lauroni
L’Oro del sole che alla sera stempera la sua forza addosso agli Ernici ed il Nero delle notti in cui guerrieri con la testa di lupo guatavano i nemici delle loro terre, il tutto con il vago memento di quei viraggi fluo che sposano alla perfezione un contesto a metà tra mistica e storia, tra mito e fatti crudi ed a volre crudeli. Crudeli come gli occhi saggi di Gracilia.
Gold & Black, il nuovo mood cromatico di Rocco Lancia che proprio dall’onfalo ernico, Veroli, propone il suo progetto “Miti Italici” e lo sostanzia in una mostra pittorica sulle popolazioni pre romane.
Il talentuoso artista nato in Francia classe 1970, cresciuto negli anni in cui al potere c’era la ‘fantasia’, fantasia che ha funto nell’artista una sorta di totem che lo ha indirizzato a fare quel che fa e a farlo benissimo, lo proporrà con l’Associazione Culturale ArtQube della quale è Presidente, presso il Chiostro di Sant’Agostino dal 2 marzo al 14 aprile.
Trenta tele che tra mito, storia e colore, ben si sposano con la pregevole mostra dedicata ai popoli italici allestita all’interno del Palazzo Marchesi Campanari.
Rocco Lancia ha volutamente creato una liason con la storia raccontata nel Palazzo Campanari. Una prova eclatante che l’antico ed il moderno non sono poi così lontani e l’uno non è necessariamente il contrario dell’altro.
Appassionato e studioso di tutte quelle popolazioni che erano state prima di diventare noi, ne ripropone in questa mostra i miti, i personaggi, i misteri. E lo fa con il colore che ingabbia i volti, soffiando via la polvere di un passato troppo lontano ma ancora saldamente presente e vivo.
Pennellate e spatolate di colori quasi violenti, in contrapposizione allo scorrere del tempo che appassisce i tratti e si cela dietro una nebbia della memoria.
Questa mostra a Veroli – spiega l’artista – vuole essere il continuo viaggio attraverso una ricerca dei popoli italici del nostro territorio: la Dea Ferentina e Gracilia venerate dagli Hernici, oppure la Mater Matuta e la Dea Dekluna, la Regina Camilla amate dai Volsci, ma anche altre personificazioni come Tolerus (il fiume Sacco) o ancora Angizia dei Marsi, e altri ancora. In tutto 30 dipinti di diversi formati che si legano alla mostra di reperti archeologici in corso a veroli “Popoli Italici”
“La mostra è rivolta ad un pubblico di tutte le età, con particolare riguardo a giovani artisti desiderosi di confrontarsi in prima persona con l’artista, amatori, critici, collezionisti ed esperti d’arte.
L’obiettivo di questa esposizione è promuovere il ruolo di “culla della civiltà” della Ciociaria, valorizzando anche la sua valenza cosmopolita, crocevia di storie, culture, popoli e tradizioni”.
Tenere aperte le vie d’accesso con il passato e proporre il futuro: questo è il compito di un’artista ed è quello che si sublimerà dal 2 marzo al 14 aprile. Con il fare degli italici, la creatività di Rocco Lancia e la capacità di Veroli di offrire spunti in cui l’anima del mondo si fa arte, si fa colore, si fa chiara e risplende.
La mostra è patrocinata dal Comune di Veroli e dalla Pro Loco di Veroli.
Chiostro di Sant’Agostino
Via Vittorio Emanuele, 12, 03029 Veroli FR
Dal 2 marzo al 14 aprile 2024
Orari di apertura: dal Lunedì al Sabato dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Domenica dalle ore 10 alle ore 19.00
Vernissage sabato 2 marzo ore 17.00
L’artista sarà presente tutti i fine settimana
Per info: 3334723681