Dopo il grande successo di pubblico delle edizioni precedenti, domenica 24 marzo tornerà la Passio Christi di Frosinone.
“Il messaggio di rinascita e di spiritualità insito nella celebrazione della Pasqua unisce laici e credenti – ha dichiarato il Sindaco Riccardo Mastrangeli – La Passio Christi, anche quest’anno, porterà in scena una rappresentazione in cui a trionfare saranno la pace e la speranza, valori di cui oggi, più che mai, sentiamo il bisogno. Centinaia di persone, tra figuranti e attori protagonisti, daranno vita a una rievocazione intensa ed emozionante, ambientata all’interno di scenografie maestose, tra l’accuratezza e la bellezza dei costumi, a testimonianza del lavoro certosino e instancabile che richiede l’organizzazione dell’evento. Un ringraziamento particolare – ha concluso il Sindaco Mastrangeli – va rivolto, dunque, a tutti coloro che, dietro le quinte, lavorano alacremente per assicurare il perfetto funzionamento del complesso meccanismo della manifestazione”.
L’evento è organizzato dalla Pro Loco in coprogettazione in materia culturale e salvaguardia del patrimonio culturale con il Comune di Frosinone (assessorati al centro storico di Rossella Testa e alla cultura di Simona Geralico), in collaborazione con l’Unità pastorale del centro storico.
La manifestazione si terrà domenica 24 marzo, dalle 19.30; in caso di maltempo verrà spostata al giorno successivo, allo stesso orario. In piazza VI dicembre saranno allestiti l’ultima cena e l’orto degli ulivi; a piazza Vittorio Veneto si terranno il processo davanti al sinedrio e l’impiccagione di Giuda; piazza Santa Maria ospiterà il processo davanti a Pilato, mentre sarà in piazza Valchera la stazione raffigurante il sacrificio di Gesù, con la crocifissione.
“Il centro storico di Frosinone costituirà, ancora una volta, il palcoscenico ideale per una rievocazione, come la Passio Christi, connotata fortemente da momenti che toccheranno il cuore di tutti, credenti e non credenti – ha dichiarato l’assessore Testa – Piazza VI dicembre, piazza Vittorio Veneto, piazza Santa Maria e piazza Valchera rappresentano quattro ambientazioni di grande fascino, che certamente contribuiscono ad accentuare il valore emozionale della Passione”.
“La Passio Christi di Frosinone va annoverata senz’altro tra le più suggestive rappresentazioni della nostra regione – ha dichiarato l’assessore Geralico – La forte valenza culturale, storica e religiosa della Passione di Cristo, del resto, è stata riconosciuta anche dalla Agenzia Regionale del Turismo della Regione Lazio, che l’ha inserita tra le manifestazioni legate alle tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari. Anche quest’anno, la Passio Christi saprà emozionare e stupire il pubblico presente”. Tra i figuranti, saranno presenti alla rievocazione anche le studentesse e gli studenti degli istituti comprensivi..
L’evento è stato inserito anche nel calendario di Visit Lazio, sito ufficiale del turismo regionale, all’indirizzo https://www.visitlazio.com/eventi-lazio/passio-christi-a-frosinone/.
“La Passio Christi di Frosinone è un evento ad alto impatto locale e dalla forte valenza storica, religiosa e turistica – ha dichiarato il presidente della Pro Loco Alfonso Scaccia – Altissima la qualità artistica del progetto: nel riprodurre i costumi dei tanti figuranti che costituiscono il corteo, l’ispirazione è stata tratta dalle fonti storiche. Gli studi accuratamente svolti e il lavoro sapiente delle sartorie e degli artigiani calzaturieri hanno permesso la realizzazione di costumi di pregevole fattura. I contenuti artistici della manifestazione sono visibili anche nella riproposizione delle scenografie tradizionali dei quattro quadri che rappresentano i momenti cruciali e nella rievocazione degli eventi, caratterizzata dalla recitazione da parte dei protagonisti, qualità che rendono unica la Passio Christi di Frosinone”.
“Nel momento drammatico della morte di Gesù, il Vangelo di Giovanni afferma:”Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate” – le parole di don Paolo Cristiano, parroco Unità pastorale centro storico – Vedere la passione e la croce ci aiuta a sollevare il nostro sguardo, spesso chino e rassegnato davanti alle croci della nostra città e del mondo, verso il Signore che ci salva. Guardare il crocifisso vuol dire sperare ed operare affinché ogni essere umano possa ritrovare dignità e pace”.