“Gli stabilimenti termali di mezza Italia sono falliti e in mano ai tribunali, nonostante in alcuni casi il corposo sostegno economico offerto dalle Regioni, come è accaduto in Toscana.
La società Sangemini, ad oggi, ha volumi di vendita che si aggirano attorno agli otto milioni di bottiglie. Fiuggi, invece, ha evitato dapprima il fallimento e, poi, sotto la gestione pubblica, ha raggiunto vendite assestate sui 29 milioni di bottiglie. Le nostre Terme sono rimaste regolarmente funzionanti e abbiamo salvaguardato i livelli occupazionali”. Il sindaco Alioska Baccarini ripercorre le lunghe tappe che hanno portato, “dopo un buon lavoro di messa in sicurezza dell’azienda pubblica Acqua e Terme Fiuggi, al processo di privatizzazione tramite la cessione ai privati del 95% delle quote azionarie della S.p.a – ex pubblica – incassando per conto del Comune 5,4 milioni di euro. Il canone annuo a favore del nostro Ente invece è di circa 2 milioni di euro”. Un cammino durato ben cinque anni (2018-2023) “durante il quale – ha spiegato il Sindaco – gli asset aziendali (terme, golf e imbottigliamento) sono stati mantenuti in vita nonostante la loro diversità”.
Ieri in Consiglio comunale il primo cittadino ha cambiato marcia, “perché – ha relazionato in Assise – è nostro dovere di amministratori far ripartire il sistema socio-economico incentivando gli investimenti”. Ed è così che il sindaco Alioska Baccarini ha comunicato alla cittadinanza quanto segue: “In Assemblea dei soci di Atf abbiamo valutato attentamente il nuovo piano industriale presentato dal partner privato, un progetto complessivo pari a circa 20 milioni di euro di investimenti. Il Comune di Fiuggi, tramite Atf, chiederà ulteriori e maggiori garanzie a tutela del canone, in attesa che si possa definire in modo chiaro il nuovo assetto societario dell’attuale gestore”.
Come accadde per il Palazzo Fiuggi, quando il Comune non ostacolò l’investimento turistico di privati stranieri, anche in questo caso l’ente di piazza Trento e Trieste compie una scelta precisa: “La maggioranza consiliare – ha proseguito il Sindaco nel suo intervento – ha dato mandato agli uffici preposti di prepare i dettagli per un’operazione storica su Fiuggi: unificare due asset, fonte Bonifacio VIII e Palazzo dei congressi, rendendoli funzionali a vantaggio del sistema socio economico cittadino. In sostanza si metterà a pieno regime i due sistemi produttivi tramite un accordo tra le parti: è un’operazione dai costi sostenibili, valutati da un consulente finanziario in 500 mila euro spalmati in venti anni.
In questo modo faremo tornare a Fiuggi quello che una volta veniva definito “lavoro annuale”, con le terme sempre aperte e il Palazzo dei congressi – che entro il 2024 andrà a bando – funzionante tutti i mesi”.
In sostanza i punti di novità nei rapporti Comune-Atf-Gestore privato riguardano: potenziamento del sistema socio economico cittadino tramite l’agevolazione degli investimenti; accoglimento d’intervento dell’immobile ex magazzino dell’imbottigliamento per la manutenzione straordinaria; avviamento di nuovi servizi al Palacongressi integrati alla fonte Bonifacio VIII e conferma-ampliamento di quelli esistenti; rimodulazione del canone di licenza di marchio mantenendo lo stesso gettito a favore del Comune nei prossimi quattro anni; maggiori garanzie per il canone di gestione.
Un’idea di Città che va a rivoluzionare la storia e la tradizione di Fiuggi, con progetti dettagliati di riposizionamento dei prodotti e dei servizi esistenti; un programma politico amministrativo innovativo che dà quelle risposte che attendevano le categorie e votato in Consiglio comunale dalla maggioranza di governo e dal consigliere di minoranza Marco Risica, mentre il resto delle opposizioni ha espresso voto contrario.
“Ho invitato, in pubblica Assise, le opposizioni a formulare proposte, sollecitando gli stessi Consiglieri a dichiarare eventuali alternative, concrete e fattibili, al nostro progetto. Tutti quanti noi abbiamo ascoltato soltanto tesi denigratorie e improntate a destabilizzare il nostro sistema produttivo: non hanno idee, non hanno progetti e soprattutto non hanno consapevolezza del momento storico di cambiamento che stiamo vivendo” ha concluso il sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini.