L’Istituto di Istruzione Superiore “Guglielmo Marconi” di Anagni si prepara ad accogliere il musicista e compositore Antonio Breschi, considerato il pioniere della World Music, ospite d’eccezione dell’evento musicale che si terrà nell’istituto nella mattinata del 3 maggio p.v. e protagonista del concerto nel pomeriggio del 4 maggio, presso l’Aula Magna della scuola, aperto alle autorità, alle famiglie degli studenti e al pubblico.
La manifestazione si inserisce in un percorso avviato dal Marconi in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con il progetto “Art Wins”, volto ad esaltare il ruolo dell’arte nella lotta alle discriminazioni e alla violenza, in tutte le sue forme.
Potenzialità riconosciute anche alla musica, altro linguaggio dal valore universale e dal potere unificante, che sarà protagonista dell’intervista-spettacolo con cui, grazie anche all’interazione con gli studenti, si celebrerà l’ultra quarantennale carriera artistica di Antonio Breschi, pianista di origine fiorentina e irlandese d’adozione, noto in ambito internazionale con il nome di Antoni O’ Breskey, che nel 2025 festeggerà i cinquant’anni di attività, contrassegnata da prestigiose collaborazioni con musicisti di tutto il mondo, tra i quali Ronnie Drew (The Dubliners), Antonio Carmona (Ketama), Josè Seves (Inti Illimani)) e con i grandi nomi del teatro, del cinema e della televisione. Sue: la colonna sonora per la serie televisiva di documentari dal titolo “Il Linguaggio dei luoghi” di Folco Quilici, le musiche per il “Riccardo III” di Shakespeare nell’allestimento di Giorgio Albertazzi e la fiaba musicale “The woman of the sea”, prodotta dal Teatro Comunale di Firenze, con la supervisione del regista Franco Piavoli e la collaborazione di Ermanno Olmi e Mario Monicelli.
Attraverso le proposte musicali presentate e la virtuosistica interpretazione del compositore si vuole offrire un’occasione culturale significativa per gli studenti e per il pubblico che parteciperà all’iniziativa del 3 maggio e al concerto del 4 maggio p.v., promuovendo, specie tra i ragazzi, i valori dell’integrazione, del rispetto della diversità, anche culturale, sensibilizzando i più giovani su tematiche quanto mai attuali.
Tra gli obiettivi che l’iniziativa persegue c’è anche quello di avvicinare i ragazzi al mondo della musica, introducendoli a generi musicali a loro poco familiari, guidandoli in un percorso di conoscenza delle potenzialità del linguaggio musicale, espressione universale dell’interiorità umana, e del suo potere catartico come medicina dell’anima. Tutto questo grazie all’ascolto di alcuni dei brani più significativi dei 40 album prodotti da Antoni O’, che, come dichiara la Radio Nazionale Americana “è stato il primo ad unire il jazz alla musica irlandese, al flamenco, a quella araba, e a tante altre trasformandole attraverso il suo virtuoso pianismo jazzistico in eccezionali composizioni musicali”.
Le sonorità dell’artista, espressione della fusione di tradizioni e culture diverse, saranno arricchite dall’accompagnamento dell’hammered dulcimer o salterio a percussione, uno strumento antico di origine medievale, che sarà suonato dal musicista Barry Carroll durante i due incontri. Gli studenti e coloro che parteciperanno al concerto saranno guidati in un percorso dalle forti suggestioni ed emozioni, offrendo a tutti un’occasione unica di arricchimento personale e culturale grazie alla musica di Antoni O’ Breskey definita dalla rivista World Music Magazine di Barcellona “una carezza che ci fa sentire umani almeno per qualche istante”.