Una lite tra giovanissimi degenerata nel peggiore dei modi, con un ragazzo ferito costretto a ricorrere alle cure dei sanitari dopo essere stato trasportato in ospedale a bordo di un’ambulanza; è accaduto nelle aule di un istituto di Istruzione superiore della città, tra i più importanti, frequentati e riconosciuti dell’intera provincia, ma sarebbe potuto accadere certamente in qualsiasi altra scuola, in qualsiasi altra regione d’Italia.
I fatti si sono svolti l’altro ieri mattina – lunedì 22 aprile 2024 – durante l’orario scolastico: per motivi futili – o forse per precedenti rancori – tre ragazzi, tra i quali due fratelli, sono venuti alle mani dandosele di santa ragione. In particolare, uno dei ragazzi – tutti minorenni, uno dei quali già noto alle Forze dell’Ordine per precedenti specifici, e tutti frequentanti la classe prima superiore – avrebbe afferrato un banco e l’avrebbe scagliato contro un altro ragazzo.
Provvidenziale ed intrepido l’intervento del docente che è immediatamente intervenuto per troncare la lite, rischiando lui stesso di restare ferito. In quel momento, in classe, era presente anche un’insegnante di sostegno, anche lei intervenuta per prestare i primi soccorsi al ragazzo rimasto ferito.
Immediata la risposta della scuola e, in particolare, del dirigente scolastico il quale ha prontamente avviato l’iter per stabilire l’esatta dinamica di quanto accaduto e valutare l’eventuale adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti dei ragazzi coinvolti convocando il consiglio di classe che si è svolto nel pomeriggio di ieri, 23 aprile 2024, alla presenza di tutti i rappresentanti.
Sul caso, i Carabinieri della Compagnia di Anagni hanno ascoltato i genitori dei ragazzi coinvolti, tutti di età compresa tra i 14 e i 15 anni, per valutare la sussistenza di eventuali ipotesi di reato. Stando a quanto trapela, in base a quanto appurato dagli investigatori la vicenda avrebbe avuto origine già qualche giorno prima e sarebbe seguita ad uno screzio iniziato in altri ambiti, esterni a quello scolastico.
Fatti di una gravità inaccettabile, e il fatto che almeno uno dei giovani coinvolti in questa triste vicenda abbia già – seppur giovanissimo – trascorsi con la Giustizia è significativo di qualcosa che va ben oltre il disagio giovanile. Resta, anche stavolta, tanta amarezza per questo episodio che ha fatto molto discutere: spesso fenomeni di questo genere coinvolgono ragazzi e ragazze provenienti da contesti di marginalità ma non è raro neanche trovarsi davanti anche a situazioni che vedono protagonisti giovani e giovanissimi che, almeno apparentemente, non hanno alle spalle un background familiare difficile. La scuola teatro dell’episodio di lunedì, vale la pena ricordarlo, è tra le migliori della provincia e da sempre calendarizza appuntamenti ed iniziative dedicate alla formazione e alla sensibilizzazione dei docenti e degli studenti, al confronto con specialisti, operatori sanitari, con le associazioni attive sul territorio; ma diventa sempre più evidente la necessità di affrontare il fenomeno a tutto tondo, a livello nazionale.