L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone, riporta l’andamento delle concentrazione di PM 2,5 nella prima decade dell’anno, in alcune zone del capoluogo.
Il riferimento è al PM 2,5, piuttosto che al PM 10, perché il PM 2,5 è correlato con maggior precisione all’insorgenza delle malattie, è il marcatore comunemente usato dalla comunità scientifica internazionale, presenta le caratteristiche più confacenti ai peculiari interessi medico-scientifici dell’Associazione. Il limite ammesso in Europa è di 25 mcg/m3 quale media annua, di 10 mcg/m3 per l’OMS. Siamo medici e parliamo da medici, cercando di estrapolare e diffondere, dall’innumerevole massa di dati di cui disponiamo, concetti semplici, comprensibili ai più, da cui discendano comportamenti adeguati e di salvaguardia per la salute.
Escluso il giorno 5 gennaio e parzialmente anche il giorno 6, in cui in tutta la città si sono registrati valori estremamente bassi, nei primi 10 giorni dell’anno abbiamo avuto un elevata concentrazione di PM. Alla Villa Comunale a partire dalle ore pomeridiane si è avuto, regolarmente, un aumento delle concentrazioni con valori che alle 18.00 superavano i 200 mcg/m3 e con picchi alle 21:00 compresi tra 250 e 300 mcg/m3.(v.n. 25 mcg/m3), seguiti da un decremento progressivo fino alle ore 14:00 in cui si registravano i minimi di giornata con valori tra 30 e 40 mcg/m3, quindi la descritta risalita pomeridiana. Un tipico andamento a denti di sega con picchi e valli regolari ed ampiezza simile, per 9 giorni su dieci. Nei medesimi giorni identico andamento ma valori più bassi, per le PM 2,5 di Corso Lazio. Alle 18:00 concentrazioni di 100-150 mcg/m3, picchi alle 21:00 tra 200 e 250 mcg/m3 minimi nelle ore del pranzo intorno a 40 mcg/m3. Valori più bassi e andamento differente in via Fosse Ardeatine, parte alta del capoluogo. Picchi doppi, ravvicinati e regolari intorno alle ore 11:00 ed alle ore 19:00 con valori massimi compresi tra 80 e 110 mcg/m3. Minimi di solito alle ore 4:00 ed alle ore 14:00 con valori di 20mcg/m3.
La capacità patogenetica del PM 2,5 è concentrazione dipendente, più sono alti i valori maggiori i rischi di sviluppare malattie molto gravi e spesso mortali, secondo proiezioni matematiche dimostrate e definite. A tutti è dato di comprendere i danni per la salute quando si è esposti a concentrazioni di PM 2,5 che sono 30 o 40 volte il limite ammesso dall’OMS e, vista la ripetitività delle variazioni delle concentrazioni delle polveri nel corso della giornata, di adeguare con buon senso ed intelligenza i comportamenti.