Quale replica alla nota a firma dell’assessore comunale Carlo Marino pubblicata oggi – 8 maggio 2024 – sul nostro giornale, dal consigliere comunale capogruppo di LiberAnagni Luca Santovincenzo riceviamo la nota che segue e che pubblichiamo in formato integrale e senza modifiche:
Ma veramente l’assessore pensa di poter insabbiare le sue mancanze con puerili attacchi personali? Il livello di certe esternazioni qualifica il livello di chi le esprime. Per quanto mi riguarda ho semplicemente fatto il mio dovere, segnalando al Prefetto che il Consiglio Comunale non ha approvato il rendiconto di gestione entro il termine di legge, e quindi verrà attivata la procedura prevista dall’art. 141 comma 2 del TUEL”.
È importante notare che il termine del 30 aprile è concesso al Consiglio Comunale per l’approvazione del rendiconto, mentre la Giunta approva solo la proposta di rendiconto che poi va passata in Consiglio non meno di venti giorni dopo. Pertanto, l’Assessore, affermando di aver ottemperato il 26 aprile con l’approvazione della proposta in Giunta, dimostra, al sesto anno di amministrazione, di non aver ancora compreso quello che dice il TUEL all’articolo 227 comma 2.
Inoltre, desidero sottolineare che non siamo stati eletti per fare bella figura, ma per adempiere al nostro dovere di amministratori pubblici. Un Assessore al bilancio che per il quarto anno consecutivo approva il rendiconto in ritardo non sta facendo il proprio dovere. In situazioni analoghe di sistematico ritardo, la Corte dei Conti parla di crisi gestionale. Pertanto, se fossi nell’Assessore Marino, non sarei molto orgoglioso e tranquillo nel portare a casa simili manchevolezze, soprattutto considerando la situazione attuale in cui cittadini e visitatori lamentano quotidianamente disservizi e trascuratezza in molte aree della città.
Infine, per essere precisi con i cittadini, devo evidenziare due circostanze. Primo, non è stata data alcuna notizia al sottoscritto riguardo all’approvazione da parte della Giunta il 26 aprile dello schema di rendiconto, come invece avrebbe dovuto essere per consentire l’esame degli atti entro il termine di legge. Secondo, la data indicata dall’Assessore per il prossimo Consiglio del 16 maggio deve essere considerata errata, poiché non rispetta i termini previsti in mancanza della comunicazione di cui sopra. Di conseguenza, ci saranno ulteriori ritardi nell’approvazione da parte del Consiglio. Inoltre, questa data non è stata nemmeno comunicata al sottoscritto e l’anticipazione della data ad un assessore costituisce una grave mancanza di rispetto da parte dell’organo deputato. Ricordo, infatti, che mancare di rispetto a un consigliere di minoranza non significa solo mancare di rispetto ai suoi elettori, bensì a tutti i cittadini anagnini, perché il controllo degli atti di gestione del denaro dei contribuenti (tutti) è svolto dalla minoranza consiliare nell’interesse di “tutti” i cittadini, nessuno escluso.