“Dopo aver determinato un governo della città a immagine e somiglianza del sindaco, abbiamo assistito, da parte degli assessori, solo ad una serie di selfie su iniziative di altre associazioni … scarse le iniziative da parte della giovane giunta: sepolta la Cultura, nulla di pervenuto sul tema del turismo, ma ancora più preoccupante UNA GRANDE BUGIA SULLA PRIVATIZZAZIONE che avrebbe dovuto risollevare una economia cittadina ormai al collasso!”.
E’ quanto si legge in una nota inviata a questa redazione dai consiglieri comunali di minoranza di Fiuggi.
Prosegue la nota: “notizia di queste ore, come nel 2023, purtroppo, anche nel 2024, il Comune di Fiuggi non ha centrato il bando regionale Laziocrea per ottenere un contributo di 20.000 euro alle proprie iniziative culturali. Negli anni precedenti la collaborazione istituzionali tra regione e comune aveva sempre consentito di ottenere questi finanziamenti, mentre oggi la proposta dell’Amministrazione è stata dichiarata “non idonea per non aver raggiunto il punteggio minimo di 50”. MANCANZA DI IDEE certificata da un governo regionale che si racconta come “amico”. Nell’ultimo Consiglio Comunale avevamo segnalato la difficoltà ad ottenere risorse per turismo ed iniziative culturali attestata dal crollo delle risorse spese nel 2023 rispetto agli anni precedenti, aggravata dall’impiego dell’imposta di soggiorno per sopperire al mancato versamento del canone minerario da parte di A.T.F.. Un andamento negativo che, nonostante i proclami roboanti, sembra confermato anche per il 2024″.
“Ulteriore rinvio per l’apertura della biblioteca comunale al 2025 nonostante i fondi ottenuti per la sua ristrutturazione nel 2022, niente più cinema, ridotto interesse per gli spettacoli teatrali, nessuna mostra, nessun dibattito culturale, spariti gli spettacoli di musica classica. Il crollo dell’iniziativa culturale promossa dal comune racconta un’amministrazione tornata indietro di decenni, nascosta dietro ricatti ed improbabili promesse. Al contrario la cultura può essere un potente fattore di sviluppo economico e sociale, ma solo se abbandona ogni concezione riduttiva e strumentale, per assumere invece la funzione di leva per promuovere l’affermazione di una società fondata sulla conoscenza e sul sapere, in grado di valorizzare talenti e competenze diffuse e, in quanto tale, di perseguire maggiore uguaglianza, diritti sociali e civili. Incontriamoci nel punto dove si congiungono Libertà e Cultura”.