La sede di Caserta della prestigiosa Scuola Internazionale di Alta Formazione per la Prevenzione ed il Contrasto al Crimine Organizzato ha ospitato – nei giorni scorsi – un importante e partecipato corso destinato ad appartenenti alle forze di polizia nazionali ed estere, esperti per la sicurezza ed ufficiali di collegamento nonché ad altri soggetti che operano nell’ambito della sicurezza.
Diversi ed interessanti gli interventi che si sono alternati durante i cinque giorni di corso; tra questi, quello del Ten. Col. Costantino Airoldi, già comandante della Compagnia dei Carabinieri di Anagni, attualmente capo ufficio Comando dell’Istituto Superiore di Tecniche Investigative di Velletri nel cui intervento ha trattato il tema del “Modello Caserta” e dell'”Emergenza Setola”.
L’Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri ha illustrato – nei dettagli – le attività investigative che furono svolte nel periodo in cui il clan dei casalesi sferrò un durissimo attacco allo Stato, uccidendo, per mano di Giuseppe Setola e del suo gruppo di fuoco composto integralmente da pericolosissimi latitanti, imprenditori onesti che si rifiutavano di pagare il pizzo, ignari familiari di collaboratori di giustizia, persone vicine alle Forze dell’Ordine.
L’apice dell’efferatezza venne raggiunto con l’esecuzione della tragicamente nota strage di Castelvolturno, conosciuta anche come “strage di San Gennaro” poiché avvenuta il giorno dei festeggiamenti del Santo Patrono di Napoli, il 18 settembre del 2008, quando persero la vita sotto il piombo dei casalesi sei cittadini di origini nordafricane, mentre un settimo rimase gravemente ferito.
Le indagini del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Caserta, all’epoca comandato dall’Ufficiale relatore, portarono, nei mesi successivi, alla cattura ed alla completa disarticolazione del commando e di tutta l’ala stragista del clan dei casalesi.
L’insieme delle attività poste in essere per contrastare tali attività delittuose fu poi denominato “Modello Caserta” e comprendeva, in particolare, specifiche attività investigative e di controllo del territorio di Magistratura e FF.PP., ma anche un coinvolgimento di tutte le forze sane della società.
“Seguiamo sempre con grande interesse le attività divulgative dell’Arma dei Carabinieri e, in particolare, quelle del Ten. Col. Costantino Airoldi al quale la nostra città è profondamente legata da un saldo e sincero sentimento di stima e di amicizia – ha spiegato il vicesindaco di Anagni Riccardo Ambrosetti – gli siamo grati, così come siamo grati alla Benemerita, per tutto il lavoro svolto negli anni trascorsi nella nostra città e nel nostro territorio”.