Oggi – 23 maggio 2024 – ricorre l’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicilio e Antonio Montinaro; celebrando i valori della giustizia, dell’onestà e del rispetto delle leggi, è stato inaugurato presso la biblioteca “Danilo Testa”, “L’albero della Legalità” realizzato dal corpo docente e dagli allievi dell’Istituto comprensivo di Serrone.
“Un momento molto emozionante che ha visto la partecipazione degli alunni delle scuole elementari e medie e la presenza di moltissime persone ed associazioni tra cui l’Associazione Nazionale Carabinieri, la Guardia Agroforestale Italiana, la Croce Rossa Italiana, il Centro Anziani Serrone e i Nonni vigili a supporto della Polizia Locale presente”, è scritto in una nota inviata a questa redazione.
Nella stessa mattinata, dopo l’intervento del sindaco Giancarlo Proietto, del parroco Don Franco, delle insegnanti della scuola primaria e secondaria, è stato inaugurato il muro de “Il percorso della Legalità”, simbolo tangibile dell’ impegno dell’amministrazione comunale di Serrone a promuovere valori di giustizia e rispetto delle leggi nella nostra società.
“Il Percorso della Legalità” è un progetto avviato lo scorso anno dall’amministrazione comunale, in collaborazione con il Gruppo Giovani di Serrone e la biblioteca Danilo Testa, che ha lo scopo di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sul tema della legalità e del rispetto delle regole.
“Lo scopo dell’insegnamento della legalità – afferma il consigliere con delega alla Legalità e alle Politiche giovanili Giulia Atturo – è sicuramente quello di formare futuri cittadini capaci di rispetto, pace e responsabilità nei confronti del prossimo e della comunità. L’educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori civili e la democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Per un adolescente riconoscere e accettare un mondo di regole è sempre un percorso difficile e faticoso. I ragazzi si trovano sempre più spesso nell’impossibilità di avere delle figure di riferimento in grado di diventare modelli a cui potersi identificare. Tutto ciò aumenta la sensazione di smarrimento e solitudine; provocando evidenti situazioni d’isolamento e una forte tendenza all’individualismo o alla devianza.
In un’ottica di reale prevenzione l’amministrazione comunale, deve aiutare i ragazzi ad assumersi delle responsabilità, ricordare loro che chi cresce ha diritto all’errore, ma anche alla correzione, sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la legalità conviene e che, laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci può essere criminalità. La legalità è un’opportunità in più per dare senso al loro futuro, è il passaporto per la vera cittadinanza, nutrito dalla necessità di dare qualcosa di sé per collaborare al BENE COMUNE cui tutti dobbiamo aspirare”.