di Silvia Scarselletta
Il borgo di Sgurgola – una piccola perla situata sulle pendici dei Monti Lepini – nasconde, come una fortezza, estrosi tesori con brillanti capacità artistiche e immensa voglia di mettersi in gioco; è il caso, infatti, di Tonino D’Aversa, eclettico e fantasioso artista ciociaro, promotore dell’ancora poco nota “Steel-Art”, una nuova forma artistica a basso impatto ambientale, poiché la materia prima è costituita da lamiere lavorate a freddo che si modellano con più facilità; è più economica e meno inquinante rispetto al bronzo perché non si deve ricorrere al processo di fusione: “mi sono formato come perito meccanico e perito aeronautico. Sin dall’infanzia ho sempre avuto una spiccata predisposizione per le discipline artistiche, in particolare per la scultura con diversi materiali, tra cui il marmo, il legno e l’acciaio. In questi ultimi anni ero alla ricerca di nuove forme artistiche e, vista la mia esperienza con la lavorazione del ferro, sono rimasto affascinato da questa nuova espressione dell’arte. Grazie a questo materiale riesco a tradurre sentimenti e concetti e ad ottenere risultati che lasciano senza parole”.
Arte… ma non solo. Tonino svolge un ruolo attivo nella vita del paese, essendo Presidente volontario del Settore Turismo e Spettacolo; sono numerose infatti le mostre organizzate per promuovere l’artigianato artistico e far conoscere il paese e altrettanto numerosi sono i riconoscimenti avuti da persone rilevanti.
Un esempio è “La Ciociara”, installata il 16 settembre 2023 presso la Sala della Cultura di Sgurgola. L’opera rappresenta la tradizione e le radici, il ruolo centrale della donna nella famiglia e nella società, mentre il concone con l’acqua simboleggia l’origine della vita.
Il 5 maggio 2024 Tonino D’Aversa ha inaugurato, nel Parco Naturale Monti Lepini di Sgurgola, un’opera che commemora la morte di quattro concittadini avvenuta il 15 novembre 1943 a seguito di un bombardamento da parte degli alleati in cui fu abbattuto un Mustang P51.
Tra le opere in costruzione c’è una statua di Totò e la statua “La Fede”, (i cui bozzetti risalgono al 1995); la realizzazione di queste due rilevanti opere avverrà proprio grazie alla Steel Art, che ne permetterà la realizzazione con un impatto ecologico ed economico minore, due aspetti che premono particolarmente all’artista.
Steel Art, ma anche scultura. Ne è la prova la bellissima “Bocca della Verità”, scolpita da Tonino circa sei anni fa sulla roccia originale di Sgurgola – nelle vicinanze della sua abitazione – proprio per studiarne la consistenza.
Tonino, però, non si accontenta, deve sperimentare l’arte in ogni sua forma. Si presta, infatti, anche alle imitazioni: ed è, tra l’altro, un imitatore straordinario, che dopo aver impersonato Alberto Sordi (con cui l’artista ha un legame speciale, dato che la madre del rinomato attore nacque proprio a Sgurgola), ha ricevuto direttamente i complimenti nientedimeno dal cugino dello stesso, Igor Righetti.
Tonino D’Aversa, insomma, ama la vita, ama la creatività, ama l’arte e la interpreta in ogni modo possibile. È a tutti gli effetti un autodidatta – determinato e intraprendente – che mai si è fermato davanti alle difficoltà: “aiutare gli altri – racconta Tonino ad anagnia.com – è ciò che più mi sta a cuore, perché vorrei dimostrare che la chiave del successo non la stabilisce la società, ma solo e unicamente noi con le nostre forze. Io ero balbuziente, e ogni giorno, in ogni momento, ho applicato tutta la mia forza di volontà per migliorarmi, ho letteralmente imparato a respirare. È questo che vorrei far comprendere a tutti i giovani che dinanzi a una difficoltà rinunciano alle loro passioni e si lasciano sopraffare dai complessi. Ognuno di noi può decidere di essere chi vuole nella vita, basta volerlo. Io mi sveglio una mattina e decido di essere Alberto Sordi, la mattina dopo sono Carlo Verdone, la mattina dopo ancora sono Rockfeller; ma nel mio cuore, sempre e per sempre, sarò Tonino, un essere che si nutre di vita e di Arte, in ogni sua veste e pulsione. Non basterebbe un libro per raccontare tutto quello che ho vissuto: nella società odierna le brutte notizie viaggiano molto velocemente, mentre quelle belle rimangono spesso dietro l’angolo; ecco, a me piacerebbe invece trasmettere le bellezze della vita, anche nel delirio totale”.