Una seduta di assise civica – quella che si è svolta lo scorso 29 luglio “durante la quale si è decretata l’incapacità amministrativa nella forma e nella sostanza”; lo riferisce – in una nota inviata a questa redazione – il Gruppo Tre Torri.
“Per quanto riguarda gli equilibri di bilancio e le variazioni sottoposte all’attenzione dell’assise – è scritto nella nota – non si può sottacere una variazione di spesa di 70.000 euro che, in gran parte, va ad aumentate le spese legali e le spese destinate alle consulenze dell’ente oltre che i rimborsi spese del personale e degli amministratori. Il tutto in barba alla situazione contabile dell’ente che continua ad essere critica e per la quale dovrebbe essere richiesta parsimonia e attenzione alla spesa oltre che tempi brevi per la riscossione dei tributi senza far scorrere il tempo a ridosso della scadenza per gli accertamenti che peraltro per il canone idrico ormai, dal 2020, è di soli due anni. Così come non sono condivisibili le azioni legali condotte finora, molto costose e infruttifere, anzi addirittura dannose per le casse comunali, come nel caso dell’ostello che continua a non essere disponibile all’ospitalità del paese”.
“Ma la nota preoccupante – proseguono i responsabili del Gruppo Tre Torri – è l’inerzia di programmazione a breve e a lungo termine per l’esercizio dell’attività a Campo Staffi per il quale tema avevamo presentato apposita interrogazione. Le risposte fornite dal Sindaco non possono essere esaustive se con la ditta che ha gestito fino al primo maggio scorso ancora non sono definite le posizioni giuridiche e i costi energetici che il comune, titolare delle utenze mai volturate, deve ancora incassare. Inoltre le operazioni di manutenzione anche per lo sganciamento delle sedie delle seggiovie sono state condotte negli ultimi giorni, e, come dichiarato dal sindaco su nostra precisa domanda, con la presenza delle figure tecniche previste dalla legge. Di questo ci rassicurerà anche l’ente nazionale preposto ANSFISA. Non sono esaustive, purtroppo, anche le affermazioni sul futuro della stazione visto che si annaspa su una soluzione pluriennale a lungo termine, che andava pianificata almeno da gennaio scorso, ma anche per la prossima imminente stagione nessuna soluzione a breve. Inutile sottolineare la nostra sollecitazione ad affrontare il problema con il massimo impegno perché la comunità vive dell’economia legata alla montagna in estate e in inverno, non trascurando i bandi in corso nazionali e regionali utili agli investimenti e alle manutenzioni necessarie, ai quali va data priorità per non rischiare l’esaurimento delle risorse, come avvenuto per la domanda del bando Appennini 2023 che, come detto dal sindaco, sempre su nostra espressa richiesta, non è stata accolta. Restiamo basiti – conclude la nota – ma non molleremo la nostra attività di controllo e monitoraggio dell’azione amministrativa”.