Piglio (FR) – Si è concluso con un grande successo il convegno “Tesori ed eccellenze nell’areale del Cesanese – pane, olio e vino: attori del turismo rurale”, tenutosi lo scorso 27 settembre nella Sala consiliare del palazzo comunale del caratteristico borgo. L’evento, che ha riunito appassionati, produttori, esperti e istituzioni, ha offerto un’occasione unica per riflettere sul potenziale del turismo rurale e sulla valorizzazione dei prodotti tipici locali, con un focus particolare – appunto – su pane, olio e vino prodotti nell’area di Piglio e dei Comuni viciniori.
Gli interventi dei relatori, puntuali e appassionati, hanno evidenziato come il turismo rurale stia vivendo un momento di grande fermento, rappresentando un’opportunità per le comunità locali di diversificare le proprie economie e valorizzare il proprio patrimonio culturale e paesaggistico. In questo contesto, la legge regionale sul turismo enoturistico e oleoturistico, entrata in vigore esattamente un anno fa, rappresenta uno strumento fondamentale per incentivare lo sviluppo di nuove forme di turismo esperienziale, capaci di attrarre visitatori alla scoperta dei territori e delle loro tradizioni.
Al centro del dibattito, l’albergo diffuso
Particolarmente interessante è stata la discussione sull’albergo diffuso, una formula innovativa di ospitalità che, integrando gli ospiti nella vita del borgo, permette di offrire esperienze di soggiorno uniche e autentiche. “L’albergo diffuso rappresenta una grande opportunità per Piglio – ha sottolineato il sindaco Mario Felli – perché ci consente di valorizzare il nostro centro storico, di creare nuove opportunità di lavoro e di promuovere un turismo di qualità”.
Un futuro promettente per il Cesanese
Il Cesanese del Piglio, tra i protagonisti indiscussi dell’evento, è stato al centro di numerosi interventi, che hanno sottolineato l’importanza di tutelare e valorizzare questo vitigno autoctono, simbolo dell’identità del territorio. “Il Cesanese del Piglio è un patrimonio inestimabile – hanno convenuto i relatori – e dobbiamo fare tutto il possibile per promuoverlo e farlo conoscere a un pubblico sempre più ampio“.
Diversi i relatori che hanno risposto alle domande del direttore del quotidiano anagnia.com Ivan Quiselli, chiamato a fare da moderatore all’evento; il primo è stato Marco Mazzucchi, consigliere comunale alla sua prima esperienza amministrative con delega ad agricoltura, sostenibilità, turismo, comunicazione e associazionismo, tra coloro che più di tutti hanno voluto e lavorato all’organizzazione del convegno. Marco ha parlato dell’impegno dell’amministrazione comunale riguardo ai temi proposti dal convegno.
E’ stata poi la volta delle due biologhe e nutrizioniste Gabriella Errico e Maria Grazia Borgia, che hanno parlato dell’importanza di una corretta alimentazione, di dieta mediterranea e dei pro e contro del consumo del vino.
Salvatore Tassa, apprezzatissimo e conosciuto chef, esperto di cucina mediterranea ha ripreso il tema del discorso intrapreso dalle due professioniste spiegando – poi – quali sono i valori che ispirano la sua cucina.
A prendere la parola, poco dopo, Pina Terenzi e Tonino Borgia, rispettivamente presidente del Consorzio di Tutela del Cesanese del Piglio e presidente della Cooperativa di Comunità “Siamo Ernici” che proprio in questi giorni compie un anno. Molto interessanti e seguiti sono stati i loro interventi nei quali hanno spiegato le funzioni e i ruoli sul territorio dei rispettivi enti di cui sono rappresentanti e portavoce.
Ultimo a parlare è stato l’On. Luca Sbardella, nella sua qualità di presidente della Cantina Sociale di Piglio; nel suo intervento, Luca ha parlato dell’importanza della Legge regionale 14 del 27 ottobre scorso – proposta, in Regione Lazio, dal suo stesso partito, Fratelli d’Italia.
Un’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti
“Sono rimasto colpito dalla passione e dall’entusiasmo dei partecipanti – ha commentato il sindaco di Piglio Mario Felli – questo evento dimostra che c’è un grande fermento intorno al mondo del vino e dell’olio, e che il futuro del turismo rurale è promettente”.