di Silvia Scarselletta
La 50ª edizione della Sagra dell’Uva di Piglio anche quest’anno si è rivelata un evento memorabile, celebrando non solo l’emozione di un’annuale tradizione ma anche un traguardo che segna il ricco patrimonio enogastronomico della comunità. Lo scorso weekend il caratteristico borgo di Piglio ha saputo attrarre migliaia di visitatori, volenterosi non solo di assaporare l’indiscusso protagonista – il Cesanese del Piglio – ma anche di godersi la vivace festività che ogni anno segna una data importantissima nel calendario di ogni produttore e non.
Il programma della Sagra dell’Uva è stato ricco e variegato: concerti, esibizioni di ogni tipo, gruppi folk, spettacoli di musica popolare, sfilate dedicate ai costumi caratteristici, sbandieratori. Gli stand enogastronomici – con le degustazioni di prodotti tipici e del Cesanese – e alcuni abitanti del posto vestiti con i caratteristici costumi ciociari – hanno ricreato l’atmosfera della tradizione contadina e sono stati il punto di riferimento di ogni visitatore; il Paese, però, per celebrare questo traguardo, ha organizzato anche altri eventi speciali, alcuni dei quali dedicati alla Cultura, allo Sport e all’Arte, come il convegno sulla promozione delle eccellenze agroalimentari del territorio, la presentazione dell’A.S.D. Piglio Scalambra Serrone e la Mostra Artistica di Bruno Tebelli, ma anche visite guidate al Castello Colonna e l’esposizione di lavori grafico – pittorici “La nostra Sagra dell’Uva” a cura degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Piglio.
“Abbiamo vissuto la 50a Sagra dell’Uva con la consapevolezza di aver lavorato per organizzarla a “misura di turista” – ci spiega il consigliere con Delega all’Agricoltura e Turismo Marco Mazzucchi – visite al Castello, eventi culturali, musica tradizionale, aree differenziate per servizio.
I criteri comuni adottati per assegnare le postazioni food ai richiedenti ci hanno consentito di individuare in anticipo chiaramente l’offerta gastronomica. Il re indiscusso è stato il nostro Cesanese DOCG. Abbiamo anche annotato, però, ciò che abbiamo constatato poter essere migliorato nelle future edizioni; questo è il nostro interesse: migliorarci continuamente. Ci preme che la Sagra dell’uva, oltre ad essere l’appuntamento tipico pigliese, sia sempre più una rievocazione storica e culturale del patrimonio di Piglio; abbiamo iniziato questo percorso con la 50a Sagra dell’Uva”.