Giornata storica per la regione Lazio che esce, dopo 11 anni, dal commissariamento nella Sanità; ad annunciarlo,il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti al termine della conferenza Stato/regioni. Aggiunge, poi, il segretario del Partito Democratico:”ciò vuol dire che c’è un riformismo che cambia le cose e che ha portato il disavanzo da 2 miliardi di euro a un attivo di alcuni milioni di euro”In questi anni sono migliorati i livelli essenziali di assistenza, cioè la qualità delle cure, con cifre passate da 114 a 190 milioni. Ora si apre una bella stagione di assunzioni per rafforzare la qualità degli operatori e anche di investimenti per centinaia di milioni di euro sulle infrastrutture sanitarie e noi costruiremo e vogliamo costruire un modello di difesa del diritto alla salute originale e nuovo, capace di unire grandi strutture di eccellenza, la sanità territoriale e la sanità domiciliare”.
Alle dichiarazioni di Zingaretti si aggiungono quelle dell’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “l’uscita dal commissariamento del Lazio è il risultato della più grande azione riformatrice nel nostro Paese di un sistema sanitario regionale. Abbiamo dimostrato che si possono mantenere i conti in ordine senza effettuare tagli, ma aumentando l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Un ringraziamento va alla struttura tecnica del MEF e del Ministero della Salute senza la quale non sarebbe stato possibile questo risultato. Il Servizio sanitario Regionale veniva commissariato l’11 luglio del 2008 per il più grande debito italiano e un disavanzo annuale che ammontava a circa 2 miliardi. Quando siamo arrivati in Regione il disavanzo era ancora di circa 700 milioni di euro con l’erogazione dei LEA inadempienti. Oggi, grazie all’azione della maggioranza del Presidente Zingaretti, per la prima volta si è chiuso in attivo il consuntivo e i punteggi LEA sono di 30 punti sopra la soglia di adempienza. Ora occorre andare avanti, mai più il baratro del passato. Si proseguirà nell’attuazione del piano di riqualificazione che rappresenterà per i prossimi due anni l’atto di programmazione sanitaria regionale. Si chiude così una stagione buia. Il Sistema sanitario del Lazio ha riacquistato credibilità e un ringraziamento va a tutti i professionisti e gli operatori sanitari che mai hanno fatto mancare l’assistenza. La chiusura della stagione commissariale è un segnale importante per tutto il sistema delle Regioni che hanno contribuito alla stesura del nuovo Patto per la Salute”.
Di seguito, la nota stampa inviata a questa redazione dall’ufficio stampa di Mauro Buschini, presidente del consiglio regionale del Lazio: “dopo 4225 giorni la sanità della Regione Lazio volta pagina ed esce dal tunnel del commissariamento. Un giorno bellissimo che viene a seguito di un percorso difficile, una scalata incredibile che ha portato grazie ai governi del Lazio guidati da Nicola Zingaretti ad una vittoria che è di tutti, dei cittadini innanzitutto”.
“Un successo – aggiunge Buschini – frutto del lavoro delle strutture sanitarie, dei professionisti della sanità del Lazio che spesso hanno sopperito a mancanze d’organici e di servizi con grande senso di responsabilità e un obiettivo importante per il Paese che può contare su un’Amministrazione con i conti in ordine e una Regione che ha tempi di pagamento per le imprese, tra i migliori d’Italia. L’uscita dal commissariamento tira una linea importante per una prospettiva di modernità e di incremento di servizi e strutture sanitarie anche nelle province e a Frosinone dove – conclude Buschini – si sta già vivendo una nuova stagione per rispondere alle esigenze dei cittadini e fornire i servizi migliori nell’intero territorio”.
Anche il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo ha tenuto a rilasciare le sue dichiarazioni al riguardo: “la notizia che la conferenza Stato Regioni, presieduta dal ministro Boccia, ha dato il via libera all’attivazione della procedura per l’uscita dal commissariamento in sanità della Regione Lazio, non può che essere accolta positivamente. Ora anche la provincia di Frosinone può cambiare passo e procedere con un piano di riorganizzazione e riqualificazione della sanità che realmente risponda alle esigenze dei cittadini. È importante, adesso, che i diretti referenti del territorio, sindaci e amministratori, vengano concretamente coinvolti in questo processo di ristrutturazione: soltanto così potrà essere messa a punto un’offerta sanitaria calata sui bisogni della popolazione, nell’ottica di offrire servizi efficienti, prestazioni di qualità e tempi certi”.