Decisione dell’amministrazione comunale
La recente – recentissima, anzi – introduzione del disco orario per il parcheggio di San Michele ha suscitato malcontento tra i residenti della zona di piazza Innocenzo III e dei vicoli adiacenti. La delibera, emanata dall’amministrazione comunale di Anagni, prevede la sosta con limite massimo di un’ora, modificando così una situazione fino a poco tempo fa priva di restrizioni. La novità è stata percepita come una decisione unilaterale che penalizza i cittadini, generando un diffuso sentimento di disagio e malcontento.
Le richieste dei residenti
In altre città, viene concesso ai residenti, tramite il “Citypass residenti”, di parcheggiare senza limiti di tempo, a differenza di quanto accade ad Anagni. A sottolineare la disparità è stata anche una residente della zona, che ha indirizzato al Sindaco una lettera di protesta. La donna ha evidenziato come l’introduzione del disco orario costituisca un ulteriore ostacolo, specialmente per chi ha difficoltà logistiche, come le famiglie con bambini piccoli o gli anziani. La domanda retorica, “Chi mi aiuterà dal multipiano fino a casa?” denuncia una percepita mancanza di attenzione verso le esigenze quotidiane dei residenti.
Il confronto con altri centri storici
La residente sottolinea inoltre come in città di rilievo culturale, tra cui Arezzo e Perugia, siano previsti posti auto riservati ai residenti in prossimità delle loro abitazioni, mentre i parcheggi per i visitatori vengono ubicati in aree più distanti. Anagni, pur vantando un importante patrimonio storico e artistico, viene descritta come lontana da questa logica di valorizzazione: qui il turista può sostare proprio sotto la cattedrale per un massimo di un’ora, per poi ripartire senza incentivi a una visita più prolungata.
La difesa del centro storico e le accuse alla gestione attuale
La questione dei parcheggi ha assunto anche una dimensione più ampia, sollevando perplessità sulla gestione del centro storico e delle politiche a tutela del patrimonio locale. La protesta dei residenti lamenta la sottrazione di parcheggi sotto alla Cattedrale, una misura volta a tutelare l’estetica del paesaggio, ritenuta da alcuni giustificabile solo nei mesi primaverili ed estivi, ma difficilmente sostenibile in inverno. La residente critica anche il fatto che l’interesse a preservare il contesto storico non sembri valere quando vi sono riprese cinematografiche, durante le quali si lascia spazio agli “elementi di scena” che, come segnalato, risultano ancora presenti a distanza di giorni.
L’appello dei residenti
Di fronte a tali osservazioni, i residenti chiedono all’amministrazione di rivedere la misura, consentendo agli abitanti di sostare senza disco orario nel parcheggio di San Michele e riservando ai non residenti le limitazioni previste. “Spero venga accolta la mia richiesta di togliere il disco orario per i residenti della zona”, conclude la lettera. La questione è quindi aperta e richiede un dialogo tra Comune e residenti per individuare una soluzione che tenga conto delle esigenze di entrambi.
Le parole del sindaco di Anagni Daniele Natalia
Dal canto suo, il sindaco di Anagni Daniele Natalia – contattato da anagnia.com – afferma di condividere la decisione: “la Polizia Locale ha ritenuto giustamente opportuno adottare questo provvedimento anche per consentire una rotazione; non abbiamo fatto una piazza di quell’importanza spendendo 300.000 euro per fare un parcheggio ai residenti; mi sembra un po’ eccessivo. I residenti -così come tutti – sono liberi di parcheggiare dalle 20.00 alle 8.00 del mattino. Per il giorno, ci sono 400 posti al multipiano liberi; tra l’altro, fra un po’ ci saranno 87 nuovi posti giù in zona Boscaini”.