di Luca Santovincenzo, consigliere comunale di LiberAnagni
Come rappresentante dei cittadini anagnini nel Consiglio Comunale, sento il dovere di prendere fermamente le distanze dalle inaccettabili dichiarazioni dell’assessore alla Cultura Carlo Marino il quale ha messo sullo stesso piano chi esercita la violenza e chi quella violenza la subisce. Ancor più grave, annunciare il rammarico per non aver cancellato prima quel murales con la bandiera palestinese situato all’ingresso della nostra città, un’espressione di solidarietà verso un popolo che sta soffrendo. La sciatteria mostrata, con una mano di vernice che ha lasciato imbrattato il resto del muro, non venisse raccontata per decoro urbano.
Questa “cultura al contrario” danneggia da troppo tempo l’immagine e i valori di Anagni. La nostra Città è, e deve continuare a essere, un luogo di apertura, rispetto e sensibilità verso i popoli e le cause umanitarie, senza permettere che il cinismo e l’indifferenza di certe persone prevalgano sulla nostra identità.
Mi aspetto che il Sindaco prenda una posizione chiara e decisa contro tali dichiarazioni, manifestando rispetto per la cultura e i sentimenti degli anagnini. È fondamentale che l’amministrazione comunale rappresenti i valori di solidarietà e di responsabilità sociale che sono alla base della nostra Comunità. Anagni non può e non deve essere ridotta a un simbolo di insensibilità.