di Anna Natalia, presidente dell’associazione Anagni Viva
L’Associazione Culturale Anagni Viva, ed io in particolar modo, non amiamo rivendicare “primogeniture” di qualunque tipo. Esse solitamente hanno molti padri, a seconda dell’aria che tira, e non aggiungono nulla nel merito.
Erano gli anni 2003/’04 e, nel corso di lavori pubblici riguardanti fognature e rete idrica, vennero rinvenuti dei resti molto interessanti dell’antica strada romana, nei pressi dell’attuale Piazza Cavour. La pavimentazione era costituita da basoli di calcare bianco. Molto belli!
Ci preoccupammo subito di segnalare alla Soprintendenza preposta il rinvenimento dei reperti, peraltro molto frequente nel corso di lavori pubblici e privati in un paese come il nostro, che dispone di un patrimonio archeologico plurisecolare, ancora da portare alla luce. L’Associazione chiese con determinazione alla Soprintendenza preposta e all’Amministrazione Comunale che, al termine dei lavori, alcuni basoli fossero collocati sulla superficie stradale, a testimonianza di un passato importante, e di non ricoprire tutto, come qualcuno sembrava voler fare. La richiesta, dopo ripetute insistenze, venne accolta e realizzata, e i cittadini ricordano, probabilmente, quanto accadde.
Nei miei ricordi sono possibili alcune imprecisioni, ma certamente era in atto l’Amministrazione Fiorito (2001-2005), e l’attuale sindaco Daniele Natalia era consigliere o assessore e sarà certamente più preciso nel ricordare quel periodo iniziale del suo impegno politico.
Ora si sottolinea l’importanza e il valore storico e culturale di quei basoli con recenti iniziative che ne curano ulteriormente la memoria, e tutto ciò è apprezzabile per tutti.
Ma era importante ricordare la cronologia dei fatti.