COLLEFERRO (RM) – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Colleferro, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto, di iniziativa, nei confronti di tre uomini georgiani, un 36enne, un 33enne e 23enne, gravemente indiziati di ricettazione e furto aggravato all’interno di supermercati della provincia di Roma e Frosinone.
I tre cittadini georgiani sono gravemente indiziati, in concorso tra loro, di aver perpetrato, ieri pomeriggio, il furto all’interno di un supermercato di Paliano di quattro bottiglie di superalcolici, dal valore di 70 euro, e, dopo essere stati scoperti, si sono poi dileguati in direzione di Colleferro; nel frattempo la Centrale Operativa dei Carabinieri di Anagni, allertata dal titolare dell’attività, ha diramato le ricerche dell’autovettura, una Opel Corsa di colore grigio, che è stata immediatamente intercettata dai militari del Radiomobile di Colleferro che, dopo un breve inseguimento terminato sull’autostrada A/1 Roma-Napoli, l’hanno bloccata, identificato gli occupanti, tutti e tre cittadini georgiani provenienti dalla provincia di Napoli.
La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire ulteriori 53 bottiglie di superalcolici, per un valore approssimativo di circa 1200 euro, una piccola tronchese per staccare i dispositivi antitaccheggio e una banconota contraffatta da 50 euro. Il tutto è stato sequestrato e dovrà essere restituito ai titolari dei supermercati che non hanno ancora formalizzato denuncia.
Stando alle prime attività investigative i tre sono gravemente indiziati di aver commesso altri furti analoghi in numerosi supermercati della provincia di Frosinone e Roma, e in alcuni casi sono stati scoperti e hanno desistito dalla loro azione.
Per i tre si sono aperte le porte del carcere di Velletri, dovranno difendersi dall’accusa di ricettazione e furto aggravato, nonché detenzione di banconota contraffatta.
“É importante precisare – è scritto nella nota inviata a questa redazione dall’Arma dei Carabinieri – che, in considerazione dello stato del procedimento, gli indagati devono considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.