Riceviamo – e di seguito pubblichiamo integralmente e senza modifiche – la nota stampa inviata a questa redazione dal circolo Legambiente di Anagni:
Oggi è la Giornata Mondiale del Suolo, e il consumo di suolo continua a essere una delle emergenze ambientali più incontrovertibili ed evidentissime; come dimostra il nuovo Rapporto 2024 sul Consumo di Suolo in Italia che ISPRA ,con un enorme analisi su tutti i comuni, è tornata a pubblicare proprio in questi giorni.
Nello specifico, per il territorio di Anagni i dati relativi al 2006, primo anno tenuto in considerazione dal report dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, sono di un consumo di suolo pari a 1.067,82 ettari, allora, il 9,49% del territorio; i numeri più recenti che fanno riferimento al 2023 sono ampiamente peggiorati, con una avanzata della cementificazione che ora occupa 1.206,39 ettari, il 10,72% dell’intero territorio comunale. In questi 17 anni presi in considerazione dall’analisi, ad Anagni c’è stato un incremento netto di 139,07 ettari consumati (pari a 200 campi da calcio), in media circa 8 ettari all’anno. Di fronte a questi numeri, continua a paventarsi la possibilità di realizzazione di un nuovo enorme impianto logistico in località San Bartolomeo, di oltre 40 ettari che, il Piano Paesistico Regionale, considera Terreno Agricolo Naturale e di Pregio.
“Una nuova colata di asfalto e cemento al posto del verde, come quella che vedremmo ad Anagni con il nuovo enorme polo logistico, rappresenterebbe un grave attacco all’ambiente del territorio e un ulteriore contributo alla perdita di una risorsa insostituibile come il suolo – dichiara GIOVANNI STRAQUALURSI, nuovo presidente del circolo Legambiente Anagni -. Lo vogliamo ribadire con forza in occasione della Giornata Mondiale del Suolo: perché come ci raccontano i dati di ISPRA, perdiamo nel nostro territorio oltre otto ettari all’anno, con nuova edilizia, capannoni o strade e, con il progetto di San Bartolomeo si genererebbe una accelerazione dolorosissima, andando a distruggere in una volta sola, quello che viene consumato in cinque anni. Ci opporremo fermamente a questo progetto e chiediamo alle istituzioni locali, alla maggioranza e alle opposizioni in consiglio comunale, di assumersi la responsabilità di proteggere il nostro territorio, scegliendo la strada della sostenibilità.”
“La logistica sta divorando con morsi profondi e indelebili i territori – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – sosterremo con tutte le nostre possibilità il circolo di Anagni e chiunque si opporrà al progetto del nuovo polo, perché fermare il consumo di suolo è tra le migliori risposte in chiave di adattamento ai mutamenti climatici scatenati dalle emissioni climalteranti; soprattutto in un’area come quella di San Bartolomeo dove, l’operazione cementificatoria, è ancora più irrazionale se pensiamo che si trova in area verde, al fianco di una vasta area industriale abbandonata che ha lasciato già una ennesima ferita profonda ambientale, nel pieno della Valle del Sacco. Continuiamo a sostenere il circolo e saremo al fianco del nuovo Presidente Giovanni Straqualursi al quale vanno gli auguri per la carica che assume proprio in questi giorni, succedendo a Rita Ambrosino che ringraziamo con il cuore per questi dieci anni di impegno, fatica e straordinaria passione e che sappiamo che continuerà nel circolo e sul territorio, a essere un punto di riferimento instancabile dell’ambientalismo e di Legambiente”.