Quello che doveva essere un tranquillo pomeriggio di sport si è trasformato in un pomeriggio da incubo. Tutto è accaduto nel giro di pochi minuti, verso la fine della partita del girone C di Terza Categoria tra l’Anagni Frassati Calcio e una squadra di Roma, vinta dagli anagnini e disputatasi, data l’indisponibilità del campo dei padroni di casa, nel campo sportivo comunale “Primo Frosoni” di Sgurgola.
Gravissimi – se confermati – i fatti che si sono verificati e che hanno lasciato sgomenti i protagonisti e i testimoni.
A parlare dell’incredibile vicenda è stato Alessio Falamesca, capitano dell’Anagni Frassati Calcio. “non conoscevamo questa squadra, ma la partita è iniziata in modo tranquillo, anche se loro sono apparsi nervosi sin da subito. Le cose sono precipitate negli ultimi minuti, quando l’allenatore della squadra romana è entrato in campo come giocatore e, appena terminata la partita, si è scagliato contro il nostro allenatore e alcuni di noi. Poi ha preso un coltello da un giubbotto bianco, minacciando ulteriormente”.
Tensioni crescenti negli spogliatoi
In considerazione della tensione che si sarebbe generata a seguito dei fatti esposti dal capitano, i giocatori dell’Anagni Frassati hanno deciso di rientrare negli spogliatoi per evitare un’escalation di violenza; ma la tensione non si è placata. Secondo quanto racconta ancora Falamesca – infatti – la situazione è ulteriormente precipitata negli spogliatoi, “poco dopo è comparsa anche un’accetta, con cui hanno cercato di coinvolgere il nostro portiere. Per fortuna siamo riusciti a recuperarlo. Sembra, poi, sia spuntato anche un bastone di ferro”.
“È stata un’esperienza terribile – spiegano alcuni giocatori che hanno preferito chiudersi negli spogliatoi in attesa dell’arrivo dei Carabinieri – abbiamo avuto paura per la nostra incolumità”.
La situazione si è normalizzata solo con l’arrivo dei militari della Compagnia di Anagni i quali, giunti sul posto, con professionalità e fermezza hanno riportato l’ordine e fatto uscire i ragazzi anagnini dagli spogliatoi.
Le reazioni
La società dell’Anagni Frassati Calcio, attraverso il presidente Cesare Marinelli, ha espresso ferma condanna per quanto accaduto: “fortunatamente non ci sono state conseguenze gravi per nessuno e nessuno si è fatto male – ha spiegato Marinelli ad anagnia.com – ma questi sono episodi che non dovrebbero mai verificarsi in nessun ambito, a maggior ragione in quelli che riguardano lo sport“.
L’allenatore Fabrizio Savone – al termine della partita – ha dichiarato di voler evitare il ritorno della partita, preoccupato per la sicurezza dei suoi giocatori.
L’arbitro e il referto
L’arbitro presente all’incontro è stato informato degli avvenimenti, ma secondo le prime testimonianze non avrebbe fatto menzione nel proprio referto della presenza di armi. Una circostanza che ha suscitato non poche perplessità.
Un fatto gravissimo
L’episodio di Sgurgola getta un’ombra pesante sul mondo del calcio dilettantistico. Un fatto inaudito che non può essere sottovalutato e che richiede un’indagine approfondita da parte delle autorità competenti.
La rettifica
“A causa di un malinteso interno alla nostra squadra, inizialmente abbiamo indicato erroneamente il nome dell’avversario. La squadra contro cui abbiamo giocato ieri non è stata Monti Tiburtini, come inizialmente comunicato, ma un’altra formazione proveniente dalla Capitale. Inoltre, riguardo alle voci sulla presunta presenza di un’ascia in campo, non abbiamo conferme definitive, sebbene alcuni testimoni affermino di averla vista”; è quanto riferisce il presidente del Frassati Anagni Calcio Cesare Marinelli al nostro giornale all’indomani della pubblicazione dell’articolo di cui sopra.