Veroli e i riflettori di Rai Uno
La città di Veroli si prepara a vivere un momento di grande visibilità televisiva grazie alla partecipazione al format “Ragazzi fuori”. Il servizio, registrato lo scorso fine settimana tra le suggestive vie del Centro storico, sarà trasmesso sabato 28 dicembre alle ore 9:45 su Rai Uno, all’interno della nuova stagione di “Uno Mattina in Famiglia”. Alla conduzione del programma, i volti noti di Beppe Convertini, Monica Setta e Ingrid Muccitelli, che guideranno il pubblico alla scoperta delle storie, delle emozioni e dei sogni delle giovani generazioni di Veroli.
Il valore della comunità secondo Don Tonino
Durante le riprese, il parroco Don Tonino Antonetti, guida spirituale delle Parrocchie di Veroli centro, ha espresso con entusiasmo il valore dell’iniziativa: “Vedere i nostri ragazzi, l’espressione più bella della nostra comunità, raccontare e raccontarsi, è stato un regalo prezioso”. Con queste parole, Don Tonino ha sottolineato l’importanza dell’ascolto come strumento fondamentale per costruire una presenza attiva e una condivisione autentica con i giovani.
Il contributo psicologico di Stefano Pieri
Tra i protagonisti del format anche lo psicologo e psicoterapeuta Stefano Pieri, esperto da oltre vent’anni in progetti scolastici dedicati al benessere emotivo delle giovani generazioni. Nelle sue interviste, Pieri ha messo in luce il suo approccio innovativo: “Cerco sempre di stimolare gli studenti a tirare fuori i propri stati d’animo, le proprie emozioni e il proprio sguardo verso il futuro”. Con un’esperienza consolidata nelle Scuole d’Italia, lo psicologo punta ora ad esplorare il mondo interiore dei ragazzi attraverso i loro interessi extra-scolastici, offrendo strumenti per decodificare le emozioni e alimentare passioni profonde.
Un omaggio ai giovani di Veroli
Questo progetto televisivo rappresenta un’importante opportunità per Veroli di celebrare i suoi giovani, riconoscendone il valore e la capacità di essere interpreti attivi di una comunità che guarda al futuro. Il racconto di “Ragazzi fuori” si pone dunque come un ponte tra le nuove generazioni e il mondo degli adulti, favorendo un dialogo costruttivo e una comprensione reciproca.