Un evento di riflessione collettiva
Questa mattina, l’Istituto di Istruzione Superiore Anton Giulio Bragaglia di Frosinone ha ospitato una solenne celebrazione in occasione del Giorno della Memoria, promossa dalla Prefettura di Frosinone in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale. L’aula magna dell’istituto si è trasformata in un luogo di profonda riflessione, unendo autorità civili, militari e religiose, sindaci del territorio e giovani studenti nel comune impegno di preservare la memoria delle vittime della Shoah. Particolarmente emozionante è stata la presenza di Tommaso Pizzuti, 106enne tra i pochissimi sopravvissuti all’Olocausto.
Interventi e testimonianze
Dopo i saluti del Prefetto Ernesto Liguori, della dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Laura Superchi e del preside dell’istituto, Fabio Giona, la parola è passata al professor Gianni Blasi, storico e docente, e al tenente colonnello Paolo Formiconi, rappresentante dell’Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa. I relatori hanno sottolineato come la conoscenza delle condizioni storiche che hanno portato alla Shoah sia cruciale non solo per comprendere il passato, ma anche per prevenire nuove forme di odio e discriminazione.
Il momento delle medaglie d’onore
Uno dei momenti più emozionanti della cerimonia è stato rappresentato dalla consegna delle medaglie d’onore, concesse con decreto del Presidente della Repubblica, ai cittadini italiani – militari e civili – deportati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. Con commozione, i familiari dei deceduti hanno ricevuto il tributo dalle mani del Prefetto Liguori, accompagnati dai sindaci del territorio.
Musica e parole per non dimenticare
L’evento si è concluso con un toccante intervento di uno studente dell’istituto, che ha offerto una riflessione sulla Shoah, e con l’esecuzione musicale del brano La Vita è Bella da parte del liceo musicale. Un momento capace di unire cuore e mente, rafforzando il messaggio che il ricordo delle atrocità del passato è un dovere morale imprescindibile.
Il valore della memoria secondo le istituzioni
Il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, ha ricordato come la memoria sia un pilastro fondamentale della società, un mezzo per garantire che tragedie come l’Olocausto non si ripetano mai più. “Preservare il ricordo delle vittime innocenti – ha dichiarato – è un imperativo per costruire una comunità basata su uguaglianza, libertà e dignità umana.” Anche il presidente della Provincia di Frosinone, Luca Di Stefano, ha ribadito l’importanza di educare le giovani generazioni ai valori del rispetto e della convivenza pacifica, definendo la Shoah “un monito contro i pericoli dell’odio e del pregiudizio”.
Un futuro di consapevolezza e dialogo
La Giornata della Memoria non è stata solo un’occasione per commemorare, ma anche un invito a riflettere e agire. Le parole del presidente del Consiglio Provinciale, Gianluca Quadrini, hanno sintetizzato lo spirito della giornata: “Custodire la memoria significa onorare chi ha sofferto, ma anche impegnarsi affinché i diritti umani, la pace e la dignità prevalgano sempre.”