Bottiglie, vetro, plastica, carte, involucri di snack, bicchieri e piatti monouso, cartoni di pizze, lattine di bevande, testimonianze di aperitivi e feste: all’indomani del primo fine settimana di allentamento delle misure, tutto questo invade e deturpa ogni angolo della città, dal belvedere della rotonda di viale G. Matteotti fin su al campanile della cattedrale di Santa Maria Annunziata, passando per il parco della Rimembranza. E’ da poco iniziata la fase due, la movida cittadina sembra riproporre purtroppo i comportamenti incivili di sempre e ciò che resta sono i residui e le scorie di atteggiamenti sfrenati ed incivili.
Uno spettacolo indecente denunciato da chi arriva all’alba nei posti storici e più belli della città.
Tutto torna come prima e anche peggio ad Anagni dove, a quanto pare, giovani e meno giovani non hanno ancora imparato le regole più elementari della convivenza civile, avendo ridotto la città ad una enorme pattumiera senza badare a scrupoli.
Intanto, il rischio di assembramenti pericolosi, regole vietate e degrado è altissimo. Per questo appare quanto mai indispensabile un piano straordinario per disciplinare e controllare la movida, così da garantire il sicuro rispetto delle ordinanze ed evitare il rischio contagio. Si può uscire e stare insieme, ma bisogna farlo in modo responsabile perché il valore da tutelare adesso è la salute dell’intera comunità che ci permette di tornare tutti a vivere la quotidianità in tranquillità. Qualcuno non l’ha capito o se ne frega, e allora servono le misure forti.