Sulla questione della chiusura della Variante Casilina, Manuel Caruso, referente del Gruppo Territoriale M5S di Ferentino, invita a un confronto costruttivo per affrontare la situazione con spirito di collaborazione e pragmatismo. Di seguito, la nota a sua firma inviata a questa redazione:
In merito alla chiusura della Variante Casilina, necessaria per la demolizione e la
ricostruzione del ponte interessato, è il caso di esprimere alcune considerazioni dopo
aver analizzato le dichiarazioni riportate dalla stampa locale e nella recente seduta del
consiglio comunale di Ferentino.
La prima riflessione riguarda la gestione temporale della vicenda. È lecito chiedersi,
senza alcuna intenzione polemica, perché solo ora emergano proposte alternative per
la viabilità e la mitigazione dei disagi, quando la pericolosità del ponte era già nota da
oltre dieci anni. A confermarlo, oltre agli articoli delle testate locali, vi è anche la
cartellonistica stradale presente in loco. Vale la pena ricordare che, all’epoca, la
governance dell’amministrazione comunale e quella provinciale coincidevano. In
questo contesto, le attuali ipotesi di una parte della minoranza del Consiglio Comunale,
di riduzione dello spazio di apertura del cavalcavia appaiono tardive, soprattutto
considerando che la strada sottostante il ponte rientra nelle competenze provinciali oggi
così come allora.
Un’altra questione riguarda la rotatoria, progettata dalla precedente amministrazione,
di cui una parte significativa è tutt’ora presente nella maggioranza attuale (che quel
progetto lo ha realizzato). È interessante notare come si discutesse della rotatoria ben
prima che il ponte venisse dichiarato pericolante. Nelle sedute dei consigli comunali
passati, infatti, non risultano dichiarazioni che attestino un legame diretto tra la
necessità dell’opera viaria e il successivo riconoscimento della criticità strutturale del
ponte. La rotatoria, quindi, è stata realizzata per ben altri motivi: rendere più sicuro un
tratto stradale particolarmente pericoloso come testimoniano i gravissimi incidenti
antecedenti l’opera.
Fortunatamente, nonostante gli avvisi dell’ANAS e la segnaletica di pericolo, il ponte
non è crollato. Tuttavia, al di là di queste considerazioni cronologiche, è fondamentale
concentrarsi sugli effetti concreti di questa chiusura. L’ANAS si occupa principalmente
di infrastrutture stradali e viabilità, le misure compensative attuali (come, ad esempio,
il rifacimento di diversi manti stradali) non possono che rientrare tra queste
competenze; per questo, riteniamo imprescindibile un’attenzione particolare verso i
commercianti e i cittadini che subiranno danni economici e disagi quotidiani.
Ora è il momento di mettere da parte le polemiche e lavorare insieme per trovare
soluzioni concrete che riducano l’impatto di questa situazione sulla comunità.
MANUEL CARUSO
REFERENTE DEL GRUPPO TERRITORIALE M5S DI FERENTINO