“I dati che emergono dal 3° Report OICE dimostrano un interesse per la progettazione BIM (Building Information Modelling), che permette un approccio integrato nello sviluppo dei lavori in edilizia e mi auguro che, partendo dalle positive valutazioni delle associazioni di categoria, sia possibile coinvolgere attivamente anche le istituzioni e il mondo politico”. Lo ha detto l’ingegnere Francesco Lupoi, Partner dello Studio Speri e associato OICE, a margine della presentazione del 3° Report OICE sui bandi BIM 2019, dal titolo “La digitalizzazione: bandi, regole e progetti innovativi”, che si è tenuto a Roma, presso il Centro Congressi Cavour.“In particolare – ha aggiunto Lupoi – riteniamo che sicurezza e sostenibilità ambientale siano due punti fermi nella progettazione degli edifici del futuro e per questo sosteniamo la progettazione BIM, che offre al riguardo ampie garanzie”.Per l’occasione, ha spiegato Lupoi, “con lo Studio Speri abbiamo presentato un nostro progetto di demolizione e ricostruzione di una struttura ricettiva danneggiata dal sisma del 2016. Il progetto è stato sviluppato seguendo il metodo BIM (Building Information Modelling)”. “In sostanza – ha continuato – grazie all’approccio BIM abbiamo potuto disporre di un contenitore di informazioni sull’edificio oggetto dei lavori, integrando in un unico modello digitale tutte le informazioni utili in ogni fase della progettazione, come ad esempio tempi, geometrie, costi, simulazioni, grafici, ma anche la ‘realtà virtuale immersiva’, che ha permesso di cogliere al meglio dettagli e prospettive”.“Altro nostro obiettivo – ha concluso Lupoi – è quello di ridurre al minimo sia l’impatto delle costruzioni sull’ecosistema che le circonda sia il consumo di risorse energetiche e ambientali”.
Ingegneria. Francesco Lupoi, Studio Speri: “crescita progetti BIM dimostra impegno per costruzioni sempre più affidabili”
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