Il 19 ottobre, presso la casa generalizia delle suore Cistercensi della Carità, ci ha lasciato Suor Maria Carla, al secolo Antonietta Vittoria Ficaccia, aveva anni 83, era nata a Sezze l’11 febbraio 1937. I funerali si sono svolti il 20 ottobre, presso la chiesa delle Suore Cistercensi di Anagni.
Suor Carla è stata una donna che ha vissuto il suo percorso umano con grande responsabilità umana e cristiana. Dotata di un carattere dolce e nel contempo forte, ha utilizzato al meglio i suoi talenti sviluppandoli e mettendoli a servizio di tutti. Donna intelligente (intus-leggere) ha scrutato la realtà guidata dalla curiosità non solo culturale ma esistenziale. Non ha perso il tempo della vita, ma lo ha fatto fruttificare. Fornita di particolare sensibilità, ha nutrito il suo mondo interiore con la preghiera, con la contemplazione del volto del Cristo e della sua parola.
Ma suor Carla ha vissuto l’esperienza della vigilanza evangelica soprattutto nella sua scelta di essere suora e di esserlo nella Congregazione delle Suore Cistercensi della Carità, fondata dalla serva d Dio Suor Claudia De Angelis della Croce, a cui è dovuta la sua vocazione di consacrata. Aveva appena 19 anni, quando chiese di entrare in convento, professando prima i voti temporanei nel 1962 ed i solenni nel 1964. Ha vissuto come suora con grande fedeltà la scelta dei Consigli evangelici. Ma ha vissuto con passione e dedizione il carisma della sua Congregazione, specie quello riferito alla scuola. È stata punto di riferimento per tante consorelle che l’hanno amata e ricambiata del suo costante impegno. Nel cammino della Congregazione, soprattutto in alcuni passaggi storici vissuti dalla stessa, ha difeso e promosso il carisma della Fondatrice. Altrettanto chiaro e prezioso è stato il suo contributo nell’affermare e nel promuovere il primato della vita interiore per ogni consacrata. La sua vigilanza si è espressa anche nella compartecipazione convinta alla vita della chiesa locale di Anagni-Alatri. Suor Carla ha molto amato la Chiesa di Anagni e si è prodigata per essa in varie modalità ed in diverse circostanze, specialmente nell’educazione dei più piccoli.
Da ultimo mi è caro cogliere la dimensione della vigilanza evangelica nella sua missione di insegnante, attenta, premurosa e competente. A tutti è nota la passione educativa che ha sostenuto suor Carla, ma anche i frutti maturi dalla sua lunga esperienza di docente finchè la salute glielo ha permesso, nell’asilo e poi Scuola dell’Infanzia “Claudia De Angelis” e al doposcuola in Anagni, a Torre Cajetani e a Monte Sant’Angelo. Intere generazioni di anagnini, tra cui il sottoscritto, hanno avuto il dono di incontrare, grazie alla scuola, la figura di suor Carla rimanendone favorevolmente segnati per tutta la vita, non solo sul piano del metodo ma ancor più dei contenuti tesi a sviluppare in ognuno tutte le capacità per affrontare la vita nella sua interezza, fatta di esperienze, sia gratificanti come anche difficoltose.
Voglio anche sottolineare come in molti casi il dialogo iniziato da suor Carla con gli alunni del tempo, si è poi prolungato nelle loro fasi adulte e complicate della vita. Per molti suor Carla è rimasta non solo la maestra ma la “maestra della vita” con la sua capacità di accogliere, di ascoltare e di indirizzare. Aggiungo una considerazione. Nella scuola di oggi si parla tanto di saperi relativi alle singole discipline. Non dimentichiamo però che i saperi hanno bisogno del Sapere (nel suo significato etimologico “sapere” = dare sapore). Suor Carla ci ha insegnato il sapere come sapore della vita derivante dalla fede in Cristo e che ha saputo trasfondere in tanti cuori.