Un gran bel successo, qualunque sia il risultato finale, per il cortometraggio “Come negli occhi di un bambino” prodotto dall’associazione Quartiere Cerere, diretto dal giovane regista anagnino Benedetto Orestini ed interpretato da Alessandro Salvatori, Guglielmo Viti e dal piccolo Enrico Santovincenzo.
L’opera, che racconta i giorni bui del lockdown di marzo visti, appunto, con gli occhi di un bambino, è risultato essere tra i finalisti dell’International Coronavirus Short Film, festival cinematografico online organizzato per mostrare e da un senso a storie umane autentiche, emozionanti, informative e divertenti narrate durante la pandemia.
I corti premiati dal festival verranno trasmessi in streaming a partire da novembre 2020 in poi, su alcune delle più grandi piattaforme OTT e canali YouTube, raggiungendo milioni di spettatori in tutto il mondo.
“Una delle cose che tutti noi abbiamo fatto di più durante il lockdown è stato chiederci come quel periodo avrebbe cambiato le nostre vite, cosa avrebbe rappresentato nel mondo dopo, come saremmo diventati, che significato avrebbe assunto nelle vite di ognuno di noi – fanno sapere i promotori del progetto – soprattutto, ci siamo chiesti fin dai primi giorni con la chiusura di scuole ed asili come avrebbero potuto reagire i bambini e gli adolescenti, strappati ad una quotidianità piena di impegni e relazioni. Questo cortometraggio è stata la nostra risposta: un regalo, sì alla città, ma anche e soprattutto ai giovani e ai giovanissimi che hanno sofferto – e soffrono ancora – un disagio durante questa pandemia”.